Feste selvagge e impatto ambientale degli alberi di Natale

Anche quest’anno il Natale che si avvicina elettrizza le persone, spingendole ad acquisti e consumi sfrenati. Ne sanno qualcosa gli alberi di Natale…

Dicembre è il mese delle vacanze invernali, dei mercatini di Natale e delle festa più amata e più attesa di tutto l’anno.

L’attesa è piacevole e l’atmosfera delle feste che si avvicinano piace un po’ a tutti. Ma per chi si trova dalla parte sbagliata, Natale è una specie di film dell’orrore. Tacchini, faraone, abbacchi, capponi, pini e abeti sono le vittime sacrificali dei festeggiamenti più selvaggi dell’anno, che fanno terra bruciata di qualsiasi cosa si possa consumare.

Una pesante impronta di CO2

Noi umani, durante il mese di dicembre, abbiamo un impatto sull’ambiente drammaticamente negativo. Gli studi dimostrano che, a livello globale, la nostra impronta di CO2 in questo periodo è superiore del 6% rispetto al resto dell’anno. Il motivo è abbastanza ovvio: compriamo molto di più, sia che si tratti di regali o di cibo, generiamo più rifiuti e viaggiamo di più.

Ma, certamente, la parte più visibile delle conseguenze del nostro modo selvaggio di festeggiare il Natale sono gli alberi di Natale. Dopo molti anni di crescita (esattamente quanti dipendono dal tipo di albero), vengono abbattuti per decorare le nostre case o le piazze delle città per alcune settimane, quindi finiscono per essere gettati via, il più delle volte nelle discariche oppure dove capita.

Si stima che ogni anno vengano prodotti e tagliati circa 50-60 milioni di alberi di Natale in Europa e 33-36 milioni negli Stati Uniti. Anche se di solito si tratta di abeti coltivati ​​appositamente per l’occasione, c’è sicuramente un impatto impressionante sull’ambiente.

Albero di Natale artificiale o naturale?

La sopravvivenza di alcune specie di conifere è minacciata dalla deforestazione, oltre alle malattie e alla forte competizione naturale che si sviluppa in aree sempre più piccole, a causa della pesante urbanizzazione. Secondo i membri di The Global Trees Campaign, una partnership tra Fauna and Flora International e Botanic Gardens Conservation, ci sono più di 200 specie di conifere in tutto il mondo che sono a rischio di estinzione. Anche se, in questo caso, il commercio di alberi di Natale non è il principale colpevole, perché mai dobbiamo scatenarci nell’acquisto di cose inutili, che getteremo nella spazzatura dopo pochi giorni?

Per fortuna, penserà qualcuno, ci sono gli alberi di Natale artificiali. Trattandosi di alberi in PVC che non si possono riciclare, finiranno nell’ambiente sotto forma di plastica provocando un danno superiore a quello degli alberi naturali.

Da qualsiasi parte la si voglia guardare, il nostro modo di festeggiare il Natale, consumando a più non posso, non è sostenibile in un pianeta abitato da oltre 7 miliardi e mezzo di persone. Forse ci rimane ancora qualche Natale per festeggiare a modo nostro, ma quando tutti gli abitanti della Terra pretenderanno di consumare proprio come noi, non ci sarà più neanche il modo per scambiarci in tutta fretta gli auguri.

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