Nell’industria farmaceutica globale, Europa e Stati Uniti spadroneggiano

Dove sono i maggiori interessi dell’industria farmaceutica globale? Una panoramica geografica del business del farmaco e di dove si sono concentrate le più grandi aziende del settore.

Non è difficile credere che l’industria farmaceutica mondiale sia dominata dal mercato europeo ed americano. Secondo la classifica 2017 di Forbes, quasi tutte le dieci più importanti aziende farmaceutiche del mondo si trovano in queste due regioni del globo.

Anche se altri paesi nel mondo, come la Cina e l‘India, hanno visto una fortissima crescita economica negli ultimi anni, quando si tratta di mercati come quello farmaceutico o, in generale, di Scienza della Vita, il divario con l’Europa e gli Stati Uniti è ancora enorme. D’altronde, i grandi capitali e la forte domanda di prodotti farmaceutici sono ancora in Occidente.

Ma il continente europeo e americano sono ai vertici dello sviluppo e del consumo farmaceutico anche per i loro sistemi sanitari funzionanti e trasparenti. In questo modo, le aziende possono far arrivare i propri prodotti sul mercato dopo congrui controlli. Inoltre, i brevetti consentono un’adeguata protezione agli investimenti in nuovi farmaci e trattamenti contro le malattie.

L’industria farmaceutica in Europa

Tra le TOP10 di Forbes, ci sono aziende farmaceutiche della Svizzera, della Francia e del Regno Unito. I nomi più importanti sono Novartis e Sanofi.

Ma anche in Italia non scherziamo. Aziende del calibro di Menarini, la più grande azienda farmaceutica italiana del mondo con un fatturato di 3.500 milioni di euro (2016), hanno un peso significativo in tutta Europa. Tuttavia, le aziende farmaceutiche italiane non vengono considerate nelle classifiche di Forbes poichè sono ancora a capitale familiare.

Tornando all’Europa, secondo la European Federation of Pharmaceutical Industries and Association, la produzione di prodotti farmaceutici ha raggiunto i 202.000 milioni di euro nel 2016. Una cifra che rappresenta il 17,5% del totale delle vendite farmaceutiche nel mondo, subito dopo gli Stati Uniti.

L’industria farmaceutica negli Stati Uniti

Proprio gli Stati Uniti dominano il mercato farmaceutico, sia per quanto riguarda il consumo che lo sviluppo. Nel 2016, gli statunitensi hanno speso per le medicine 450 miliardi di dollari.

Le aziende biofarmaceutiche del paese offrono posti di lavoro a più di 810.000 persone, oltre ad un indotto che crea occupazione per 3,5 milioni di lavoratori. Con un valore complessivo della produzione di circa 1.200 miliardi di dollari, l’industria farmaceutica è uno dei settori più importanti dell’economia americana.

Per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi medicinali, nel 2017, la US Food and Drug Administration ha approvato un totale di 46 nuovi farmaci sul mercato. Tra questi ci sono trattamenti per alcuni tipi di ipertensione oculare, per il linfoma mantellare e per i carcinomi mammari metastatici.

Ciò è reso possibile dal fatto che gli Stati Uniti sono il leader mondiale nella ricerca e sviluppo. Nel 2013, l’industria farmaceutica ha condotto oltre 6.000 test clinici, coinvolgendo 1,1 milioni di volontari.

Per avere un’idea approssimativa di cosa significhi in termini di investimenti, secondo uno studio di JAMA Network del 2017, il costo approssimativo per mettere a punto un solo farmaco per il cancro è stato di oltre 648 milioni di dollari.

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