Fare impresa in Slovacchia, la tigre dell’Est

Entrato nell’euro-zona nel 2009, il paese ha attratto molti imprenditori ed investitori esteri grazie anche ai bassi costi della manodopera qualificata e alle favorevoli condizioni fiscali.

Il sogno di ogni imprenditore? Dedicarsi ventiquattro ore al giorno al proprio business, senza dover impiegare tempo e denaro per assolvere adempimenti burocratici e amministrativi. Anche se i sogni rimangono sempre dei sogni, in un paese come la Slovacchia, soprannominata di recente la Tigre dell’Est, è possibile realizzare quasi completamente il desiderio di molti imprenditori.

La Banca Mondiale ha riconosciuto la Slovacchia come uno dei 20 paesi più attrattivi al mondo per gli investitori, grazie ad un’economia di mercato aperta ed alla completa integrazione con l’Unione Europea. Nella classifica “Doing business report 2012“, il rapporto sulla facilità di fare impresa, la Slovacchia precede tutti i Paesi dell’Est, con l’eccezione della Slovenia. Ma i principali motivi per i quali gli investitori scelgono la Slovacchia sono così riassumibili:

  • imposte sui redditi molto basse e assenza di tasse sui dividendi;
  • basso costo del lavoro;
  • geo-localizzazione strategica;
  • esperienze storiche degli investitori positive;
  • completa integrazione con il mercato economico di tutto il mondo;
  • adempimenti burocratici semplici e veloci (le nuove società vengono registrate al massimo entro 10 giorni);
  • incentivi governativi;
  • adozione dell’euro come moneta nazionale.

Con una popolazione di circa 5 milioni di abitanti e una posizione strategica nel cuore dell’Europa, il paese esporta gran parte dei propri prodotti in tutti i paesi dell’area euro e Bratislava, la capitale, ha visto negli ultimi anni un aumento costante di nuove aziende estere che vogliono spostare in loco la propria attività. La sua posizione geografica, che la colloca tra Ungheria, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Ucraina e poco distante dalla Germania, garantisce l’accesso ad un mercato potenziale di 350 milioni di persone.

Nel settore dell’Information Technology, stanno nascendo u gran numero di nuove aziende ad alto tasso di innovazione. Anche grazie al fatto che la forza lavoro locale ha alte competenze professionali e stipendi bassi, è il luogo ideale per installare aziende nel settore high tech orientate a competere a livello internazionale. Per esempio, un programmatore senior a Bratislava guadagna mediamente 1.800 euro al mese, contro i circa 8.000 dollari che guadagna il suo omologo nella Silicon Valley a San Francisco. Non a caso, aziende come Dell, OracleAt&t hanno puntato proprio su questo paese.

In questo contesto estremamente favorevole all’imprenditoria esiste però un problema ancora irrisolto: la corruzione politica e dei partiti, balzata recentemente agli onori delle cronache a causa di un clamoroso scandalo.

Ad oggi, in Slovacchia sono attive circa 500 imprese italiane, di cui circa 300 sono piccole società commerciali. Tra di esse sono presenti Enel, Generali, Banca Intesa e Unicredit. Gli imprenditori italiani hanno ritrovato in questo piccolo paese lo stesso clima imprenditoriale ed economico che esisteva in Italia alcuni decenni fa e stanno cercando di ricreare un nuovo sistema-Italia.

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