Dove le imprese hanno la vita più facile (classifica Forbes)

Un ambiente favorevole alle imprese e condizioni propizie al lavoro, sono le ricette vincenti di quei paesi che hanno sconfitto la recessione e la disoccupazione.

La più grande potenza economica del mondo, è risaputo, sono gli Stati Uniti, con un PIL di 16.700 miliardi.

Tuttavia, quando si tratta di clima favorevole agli affari, l’epicentro mondiale si trova da tutt’altra parte: in Europa.

Secondo Forbes, che ha stilato la sua nona classifica annuale di dove sia più facile fare impresa e dove il clima sia più favorevole per gli affari, gli Stati Uniti occupano soltanto la diciottesima posizione. Per non parlare dell’Italia, che si trova in trentottesima posizione, subito dopo la Malesia e appena prima del Qatar.

A livello continentale, l’Europa si rivela un posto favorevole alle imprese, con sei paesi classificati nelle prime 10 posizioni.

La classifica, riferita ai dati raccolti nel 2014, dei 10 paesi più favorevoli alle attività imprenditoriali è la seguente:

  1. danimarcaDANIMARCA (crescita PIL 2014: +0,1%)
  2. hong kongHONG KONG (crescita PIL 2014: +2,9%)
  3. nuova zelandaNUOVA ZELANDA (crescita PIL 2014: +2,5%)
  4. irlandaIRLANDA (crescita PIL 2014: +0,6%)
  5. sveziaSVEZIA (crescita PIL 2014: +0,9%)
  6. canadaCANADA (crescita PIL 2014: +1,6%)
  7. norvegiaNORVEGIA (crescita PIL 2014: +1,6%)
  8. singaporeSINGAPORE (crescita PIL 2014: +4,1%)
  9. svizzeraSVIZZERA (crescita PIL 2014: +2,0%)
  10. finlandiaFINLANDIA (crescita PIL 2014: -0,6%)

Il miglior paese per fare business è la Danimarca, che si è classificata al primo posto per tre anni consecutivi, tra il 2008 e il 2010, nonostante l’economia danese abbia lottato per anni contro la recessione che ha colpito tutto il Vecchio Continente. Ma nel paese il clima per gli affari è rimasto favorevole, primeggiando in quasi tutti gli 11 parametri presi in considerazione dallo studio, tra cui la libertà (personale, commerciale e monetaria), il livello tecnologico, la burocrazia, le tasse e la corruzione.

Una delle chiavi del favorevole ambiente imprenditoriale danese è la flessibilità del suo mercato del lavoro, conosciuta come “flessicurezza“. Le aziende possono facilmente assumere e licenziare i lavoratori, i quali, in caso di disoccupazione, posso usufruire di significativi benefici. Un modello che crea una delle forze lavoro più produttive di tutta l’Europa e che incoraggia l’efficienza economica in cui i dipendenti trovano il lavoro a cui sono più adatti.

Nelle ultime posizioni della classifica, che comprende 146 nazioni, troviamo la Guinea preceduta da Ciad, Libia, Myanmar e Haiti.

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