In tempi di crisi, la gente si ingegna per trovare soluzioni economiche e a buon mercato. Ma la definizione di economico è un concetto relativo, che varia considerevolmente da paese a paese.
Naturalmente, nel valutare il costo della vita quotidiana non va dimenticato di considerare il prezzo rispetto alla qualità.
Infatti, ogni paese nel mondo ha standard di vita diversi e non significa che una città che compare nei primi posti della classifica offra a bassi costi tutti i prodotti e i servizi esistenti in altre località del globo. Per esempio, nella maggior parte dei paesi non occidentali, i prodotti ed i servizi occidentali hanno dei costi sensibilmente superiori a quelli che si registrano in Occidente.
Riuscire a calcolare e a ponderare tutte le variabili che determinano il costo della vita in tutti i paesi del globo è un’impresa davvero impegnativa. Ma la Economist Intelligence Unit, la divisione della celebre rivista specializzata in analisi economiche, è riuscita a stilare la classifica delle città del mondo dove è più economico vivere.
Il risultato, aggiornato al 2013, è il seguente:
Karachi (Pakistan)
Mumbai (India)
Nuova Delhi (India)
Kathmandu (Nepal)
Algeri (Algeria)
Bucarest (Romania)
Colombo (Sri Lanka)
Panama City (Panama)
Jeddah (Arabia Saudita)
Teheran (Iran)
Dhaka (Bangladesh)
Muscat (Oman)
Manila (Filippine)
Tunisi (Tunisia)
Quito (Ecuador)
Sofia (Bulgaria)
Il Cairo (Egitto)
Nairobi (Kenya)
Lima (Perù)
Vilnius (Lituania)
Città del Messico (Messico)
Johannesburg (Sud Africa)
Santiago (Cile)
Bogotà (Colombia)
A Karachi, la città più economica del mondo, secondo la rilevazione di quest’anno, il prezzo di un chilogrammo di pane è di circa 1/5 del prezzo di Tokyo, una delle città più costose del mondo. Tuttavia, prima di preparare il trasloco per una di queste destinazioni, è del tutto consigliabile verificarne anche la qualità della vita (“I migliori paesi per espatriare: classifica 2012“).
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