A Panama c’è un nuovo presidente. Ricardo Martinelli, il carismatico imprenditore della grande distribuzione di origine italiana, è fuori dai giochi politici.
Al suo posto siede Juan Carlos Varela, un ingegnere di 51 anni, la cui famiglia possiede la più grande distribuzione di liquori del paese. Varela, che è a capo del partito di centro-destra Panameñista, ha ricevuto il 39% dei voti durante le elezioni del 4 maggio e il suo mandato, della durata di 5 anni, è iniziato il primo luglio.
Saranno cinque anni interessanti da quello che è emerso durante le prime 4 settimane del nuovo presidente.
Varela, che è stato vice-presidente durante l’amministrazione Martinelli, ha avuto molti contrasti ed ha criticato lo stile autoritario e la crescente corruzione del vecchio presidente. Durante la sua campagna elettorale ha promesso un drastico cambio di rotta.
Tra gli impegni presi con gli elettori da Varela c’è la promessa di imporre controlli sui prezzi per contrastare l’impennata dei costi dei generi alimentari. Un attacco diretto a Martinelli, che possiede una catena di supermercati nel paese.
Pochi giorni dopo il suo insediamento, Varela ha mantenuto le promesse: ha imposto i controlli sui prezzi di 22 prodotti alimentari di base. Egli sostiene che questa mossa farà risparmiare più di 600 milioni di dollari ai consumatori panamensi, evitando le speculazioni.
La preoccupazione per i prezzi del cibo è dilagante in tutta Panama. Chiunque sia espatriato ultimamente a Panama, ha potuto constatare che nel corso degli ultimi 7 anni i prezzi per gli alimenti sono più che raddoppiati, comportando all’incirca un tasso di inflazione dell’11%, circa il doppio rispetto alle statistiche ufficiali del governo.
Per quale motivo i prezzi del cibo a Panama aumentano così rapidamente? Varela accusa gli speculatori, ma così facendo nasconde le cause reali, che sono altre.
- La politica monetaria degli Stati Uniti. Panama ha un’economia dollarizzata, poichè esiste la moneta ufficiale (Balboa) in rapporto 1:1 con il dollaro americano, ma tutti i prezzi sono in dollari. Quando la Federal Reserve americana (FED) stampa miliardi di dollari ogni mese, provoca effetti a catena ben oltre i confini degli Stati Uniti. I dollari che la FED produce dal nulla scorrono in tutto il mondo, spingendo verso l’alto i prezzi anche in altri paesi, specialmente in quelli più dollarizzati come Panama.
- La popolazione sta crescendo. Panama ha un afflusso di emigrati ricchi e di successo, provenienti soprattutto dal Venezuela e dall’Argentina, paesi non troppo ospitali per imprenditori e uomini d’affari.
- Le tendenze globali dei prodotti agricoli. Poiché la popolazione mondiale è cresciuta, soprattutto chi vive in economie emergenti come Cina e India, sta aumentando il proprio apporto calorico, causando un aumento dei prezzi alimentari su scala globale.
Varela non può combattere queste tendenze, ma imponendo controlli sui prezzi può soltanto peggiorare il problema. Durante i pochi giorni di controllo dei prezzi, si è già manifesta una carenza di alimentari in alcune zone di Panama. Se Varela non farà marcia indietro, la carenza si diffonderà a macchia d’olio in tutto il paese.
Nel frattempo, gli acquirenti provenienti dalla vicina Costa Rica stanno facendo incetta dei prodotti che trovano a prezzi calmierati. Portano a casa tutto quello che possono portare sulle spalle o imballare sull’automobile.
I negozi di generi alimentari a Panama non terranno più cibo se non possono venderlo ad un prezzo maggiore di quanto costa loro comprarlo. E i distributori non potranno acquistare cibo a prezzi controllati se gli agricoltori si rifiutano di venderlo.
Il controllo dei prezzi non ha funzionato nell’antico Egitto e a Babilonia e non sta funzionando nemmeno 4.000 anni più tardi a Panama.