Consumatori di acciaio in difficoltà e i prezzi dei laminati non si fermano

I prezzi europei dei coils laminati a caldo non mostrano segni di rallentamento e gli utenti finali soffrono di carenze di materiale.

Vendere acciaio in Europa non è mai stato facile come oggi. Come ha detto un trader: “Ogni tonnellata di acciaio che hai, la puoi vendere all’istante“.

Ma tanto la vita è più facile per i commercianti, tanto è più complicata per i consumatori. I prezzi dei coils laminati a caldo in Europa non hanno rallentato la loro corsa al rialzo nell’ultimo mese e la domanda continua a superare l’offerta per i laminati piatti.

Per consegne nel quarto trimestre, i prezzi dei coil laminato a caldo sono cresciuti a 1.120-1.130 euro a tonnellata, contro i 1.000-1.020 di maggio. I laminati a freddo hanno raggiunto un premio di 125 euro sul HRC (Hot Rolled Coil).

Auto e costruzioni trainano la domanda

I settori che stanno tirando la corsa della domanda sono quello automobilistico e dell’edilizia.

Ad aprile, secondo la European Automobile Manufacturers’ Association, le nuove immatricolazioni di autovetture all’interno dell’Unione Europea sono aumentate del 218,6% anno su anno. Un effetto dello stop pandemico dello scorso anno che fa sembrare l’aumento percentuale vertiginoso. In realtà, il volume delle vendite del mese scorso è stato di quasi 300.000 unità inferiore a quello registrato nell’aprile 2019.

In ogni caso, la pressione delle materie prime sulla catena di approvvigionamento dell’industria automobilistica stanno facendo salire i prezzi delle automobili.

Anche l’edilizia segnala difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali necessari. Secondo l’Institute for Economic Research di Monaco (Germania), c’è stata e c’è tuttora carenza di acciaio. A maggio, il 43,9% delle aziende edili ha avuto problemi a procurarsi i materiali da costruzione in tempo. Sempre secondo l’istituto di ricerca tedesco, è un netto peggioramento rispetto al 23,9% registrato ad aprile.

I prezzi del ferro non si fermeranno tanto presto

Ma cosa provoca tanti problemi nel trovare tutto l’acciaio che serve? Come ben sanno i nostri lettori, il terremoto che ha colpito i mercati siderurgici è stato provocato dall’aumento dei prezzi del minerale di ferro, la componente principale nella produzione dell’acciaio.

I prezzi del ferro hanno toccato il massimo di 218 dollari a tonnellata (CFR Cina) il 12 maggio, ben al di sopra dei 179 dollari di fine aprile. Inoltre, è pensiero comune che i prezzi continueranno a salire almeno per i prossimi 2 mesi.

Per i consumatori europei c’è però una consolazione, anche se abbastanza magra. Agosto si avvicina e per allora la maggior parte dell’Europa sarà in vacanza, cosa che dovrebbe far rallentare i prezzi dell’acciaio almeno per qualche settimana.

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