Ecco i piani di Bruxelles per vietare l’alluminio russo
Bruxelles sta per vietare le importazioni di alluminio dalla Russia in vista del terzo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina. Ecco cosa attendersi…
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Bruxelles sta per vietare le importazioni di alluminio dalla Russia in vista del terzo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina. Ecco cosa attendersi…
L’annuncio di nuovi dazi sulle importazioni di rame, alluminio e acciaio da parte di Donald Trump ha scosso i mercati globali, mentre gli investitori temono un’escalation delle tensioni commerciali e un rallentamento della crescita economica mondiale.
Cosa ci aspetta sul mercato europeo delle billette di alluminio nei prossimi mesi? Prezzi, premi e nuove abitudini di acquisto da parte dei consumatori.
I prezzi del rame sul Comex sono aumentati a causa delle speculazioni dei trader sui possibili dazi statunitensi, mentre i prezzi sul LME hanno registrato un aumento più modesto.
I prezzi dell’alluminio stanno crescendo, mentre si affacciano nuovi fattori rialzisti sul mercato globale.
Le restrizioni commerciali e l’incertezza sui dazi frenano le importazioni, mentre la domanda resta debole. La riduzione dell’offerta potrebbe spingere i prezzi al rialzo nelle prossime settimane.
Tra le prossime sanzioni che Bruxelles sta preparando ci sarebbe il divieto d’importazione per l’alluminio primario proveniente dalla Russia.
Gli ultimi dati commerciali che provengono dalla Cina stanno alimentando un cauto ottimismo riguardo ai metalli industriali.
Dopo un 2024 disastroso, come sarà il 2025 per le terre rare? Gli esperti avvertono che potremo vedere una ripresa soltanto nella seconda parte del 2025 o, addirittura, nel 2026.
Gli esperti di commodities del governo australiano prevedono un’ulteriore debolezza del minerale di ferro, un rafforzamento dell’uranio e prezzi elevati per l’oro.
A dicembre, secondo Assofermet, le difficoltà nella raccolta, il rallentamento dell’attività industriale e l’incertezza economica hanno creato un equilibrio fragile tra domanda e offerta di rottami.
Il mercato del litio soffre di un eccesso di offerta che ha fatto crollare i prezzi, senza che si intraveda alcuno spiraglio di ripresa.
L’acciaio verde costa quasi il doppio rispetto a quello tradizionale: circa 1.074 euro contro 558 euro (HRC). È un lusso che pochi possono permettersi.
L’ultimo report di Fitch prevede una crescita modesta nella produzione e nella domanda di acciaio in Europa e Nord America.
Goldman Sachs rivede le stime su dove arriveranno i prezzi dell’oro. Non arriveranno a 3000 dollari alla fine di quest’anno, ma a 2910 dollari.
Un rallentamento della produzione di alluminio in Cina dovuto all’aumento dei costi di produzione, potrebbe far salire i prezzi globali nel 2025.
De Beers si ritrova con scorte di diamanti a livelli record. Secondo il Financial Times, la scarsa domanda e la concorrenza dei diamanti sintetici stanno compromettendo il futuro dell’azienda.
Per il 2025 gli analisti temono un’escalation delle tensioni commerciali globali che potrebbero condannare i mercati delle materie prime al ribasso.
Il governo indonesiano sta valutando l’entità dei tagli all’estrazione di nichel. Quasi certamente saranno riduzioni significative.
Dieci stati europei guidati dalla Polonia vogliono sanzioni più severe contro l’alluminio russo, nonostante una significativa dipendenza di molti paesi membri dall’import di questo metallo.
Il mercato globale dell’acciaio chiude il 2024 tra incertezze e preoccupazioni. L’Europa è in difficoltà, la Cina in fase deflazionistica e gli Stati Uniti alle prese con politiche commerciali restrittive.
Il mercato del minerale di ferro affronterà pressioni al ribasso a causa della debole domanda cinese, legata alla crisi del settore immobiliare.
L’Europa punta sull’industria verde, ma senza dare il giusto peso ad una risorsa strategica come il rottame metallico. Nel frattempo, la crescente domanda di rottami creerà carenze e tensioni globali.
Il mercato dell’acciaio inox soffre di una debole domanda e prezzi in calo, con una discesa dei nuovi ordini per gennaio del 50% rispetto all’anno scorso.
Gli analisti di Citi prevedono un 2025 difficile per il rame, condizionato da una domanda debole, dazi commerciali e rallentamento economico globale.
Domanda debole e scarsa disponibilità di rottami. Secondo Assofermet, il mercato dei ferrosi di novembre è rimasto stabile, ma le prossime settimane sollevano preoccupazioni.
L’annullamento da parte della Cina dello sconto IVA del 13% sulle esportazioni di alluminio sta provocando una grande incertezza nel mercato globale.
Secondo BMI (Fitch Solutions), la debolezza dei prezzi del minerale di ferro continuerà fino al 2025 e anche oltre.
Bank of America taglia le previsioni sui prezzi dell’alluminio e del rame per il 2025 e avverte che il mercato sarà molto volatile.
I prezzi dei rottami sono diminuiti a novembre nella maggior parte dei mercati più importanti del mondo. In Italia sono invece leggermente cresciuti.