Una montagna di diamanti invenduti. Scorte De Beers a livelli di guardia

De Beers si ritrova con scorte di diamanti a livelli record. Secondo il Financial Times, la scarsa domanda e la concorrenza dei diamanti sintetici stanno compromettendo il futuro dell’azienda.

Seduti sopra 2 miliardi di dollari di diamanti, ma non è una bella sensazione! Questa è la condizione del colosso dei diamanti De Beer che, secondo quanto riportato dal Financial Times, ha accumulato la più grande riserva di gemme dalla crisi finanziaria del 2008.

L’enorme stock di pietre preziose riflette le difficoltà che il settore sta affrontando in un contesto di domanda stagnante e crescente concorrenza da parte dei diamanti sintetici. Come ha dichiarato il direttore generale di De Beer, “È stato un anno negativo per le vendite di diamanti grezzi“.

Venti contrari per l’industria dei diamanti

La De Beers, quasi monopolista del settore, sta affrontando molteplici sfide. La crisi economica in Cina, uno dei mercati chiave per i diamanti, ha ridotto significativamente la domanda, mentre i diamanti creati in laboratorio, più economici e sempre più apprezzati, stanno erodendo la quota di mercato delle gemme naturali.

Nonostante questo, De Beers ha continuato a incrementare le proprie scorte negli ultimi anni, confidando in un futuro rialzo dei prezzi. Tuttavia, alla fine del 2024, questa ripresa non si è ancora concretizzata. Nella prima metà dell’anno, le vendite del gigante minerario sono scese del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023, segnalando un calo significativo nella fiducia dei consumatori.

La nuova strategia per il futuro: potenziare il marketing

L’azienda sudafricana, tuttavia, mantiene una visione positiva e sta puntando sul marketing. De Beers sta infatti riducendo gli investimenti nel settore minerario per potenziare il marketing e sostenere i propri marchi di lusso e il segmento retail. L’obiettivo è stimolare la domanda e riaffermare il valore unico dei diamanti naturali.

Non tutti, però, condividono questa visione ottimistica. Un recente studio di McKinsey suggerisce che i diamanti prodotti in laboratorio potrebbero conquistare una quota significativa del mercato nei prossimi anni, mettendo ulteriormente sotto pressione i produttori tradizionali.

A complicare il panorama per De Beers è il piano della sua società madre, Anglo American, di scorporare l’attività dei diamanti attraverso una vendita o un’IPO. Questo potrebbe segnare un cambio di paradigma per il gigante del settore, con implicazioni significative per la sua capacità di muoversi in un mercato sempre più competitivo.

Il futuro della De Beers appare incerto come non mai, mentre le gemme sintetiche sembra che segneranno l’inizio di una nuova era per il settore.

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