Baltic Dry Index ai minimi. Discesa ininterrotta da inizio anno

L’inizio del 2023 è stato caratterizzato da un calo delle spedizioni marittime globali, soprattutto di minerale di ferro.

Ci sono segnali premonitori per i terremoti economici? La questione è dibattuta ma chi si sporca le mani tutti i giorni nell’economia reale guarda sempre con attenzione un indice, il Baltic Dry Index, che misura le tariffe per la spedizione merci in tutto il mondo su navi di classe Capesize, Panamax e Supramax.

Baltic Dry Index a quota 608

Purtroppo, le ultime indicazioni che provengono dal Baltic Dry Index sono pessime per l’economia. Da inizio 2023 l’indice è in discesa ininterrotta ed ha ormai toccato quota 608, il livello più basso da metà giugno 2020. La scorsa settimana è diminuito dell’8,1%, in calo per la quinta settimana consecutiva.

Baltic Dry Index ai minimi. Discesa ininterrotta da inizio anno

La debolezza del mercato marittimo è dovuta a diversi motivi. Innanzitutto, c’è stato il calo stagionale della domanda dovuto alla celebrazione in Asia del capodanno secondo il calendario lunare. A ciò si sono aggiunte le forti piogge in Brasile che hanno portato alla sospensione delle attività estrattive, con un crollo delle forniture di minerale di ferro brasiliano del 34,2% (prime tre settimane 2023 rispetto all’anno precedente). Infine, è diminuita anche l’esportazione di minerale di ferro dall’Australia.

Naturalmente, le tariffe marittime crescono soltanto se c’è una forte domanda di trasporti. Esattamente il contrario di quanto sta accadendo in queste settimane.

Molto dipenderà dalla guerra in Ucraina

Le previsioni del broker marittimo Simpson Spence Young (SSY) dicono che quest’anno il mercato del trasporto marittimo dipenderà dalla guerra in Ucraina, dalle conseguenze della pandemia di Covid-19 (che stanno ancora stressando le catene di approvvigionamento globali) e dalla decarbonizzazione del settore del trasporto marittimo. Sempre secondo SSY, il commercio marittimo di dry bulk (materie prime alla rinfusa) dovrebbe tornare a crescere, mercato siderurgico globale permettendo.

Meno ottimista Maritime Strategies International (MSI), che prevede un aumento di solo il 1,6%. Molto probabilmente il commercio marittimo difficilmente crescerà nei primi mesi dell’anno. Tutte le speranze sono adesso riposte nella seconda metà dell’anno, con i flussi del minerale di ferro che dovrebbero aumentare di 25-30 milioni di tonnellate nel corso dell’anno.

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