Se esiste qualcosa che l’uomo ha cominciato a fare molto presto, fin dall’età del bronzo dicono gli esperti, è di tosare le pecore per ricavare materiale tessile.
Anche gli antichi egizi avevano fabbriche di lana su larga scala per ottenere tessuti e, fino al 19° secolo, era considerata un materiale molto prezioso, tanto che l’uso di abiti di questo materiale era un privilegio dei più ricchi. Solo da quando la lana di pecora è stata importata in Europa dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, è diventata disponibile anche al resto della popolazione.
Con il tempo, la lana è diventato un materiale comune ma la maggior parte delle persone ne ignora proprietà e caratteristiche.
I vantaggi della lana
Per quanto possa sembrare sorprendente, fin dai tempi antichi è stato scoperto che ha proprietà curative. L’effetto terapeutico si basa probabilmente sul contatto delicato con la pelle. La fibra fine stimola i capillari contribuendo ad aumentare il potere curativo naturale del corpo. Grazie al lieve effetto riscaldante, i muscoli si rilassano. Il micro massaggio dei filati di lana rivaleggia con l’ago-puntura e la riflessologia. Più spesso è il tessuto, maggiore è la sua azione energetica.
I filati intrecciati accumulano e mantengono l’aria, ottenendo così l’effetto di termoregolazione. La lana assorbe umidità e polvere, fungendo da filtro organico per il corpo. Il materiale contiene una sostanza naturale chiamata lanolina, con proprietà antinfiammatorie e impermeabili, quindi, sebbene assorba l’umidità (fino al 30% del suo peso), non dà la sensazione di umidità. L’umidità evapora lentamente e la lana rimane asciutta.
La lana è anche un autopulente meccanico e chimico. In parole povere, i fili di due diversi tipi di fibre intrecciati tra loro in modo simile ad una liana, si gonfiano a diversi livelli quando l’umidità viene assorbita e rilasciata. Questo movimento della fibra respinge le particelle di sporco che si trovano sulla superficie, motivo per il quale la lana non si sporca così velocemente.
La complessa struttura fisica e chimica di una fibra di lana le consente di assorbire o neutralizzare una varietà di sostanze chimiche. Che si tratti di acido cloridrico o solforico, composti tossici di carbonio a base di benzene o ingredienti del fumo di sigaretta, la lana “distrugge” queste sostanze estranee. Ecco perché l’abbigliamento in lana non ha un odore così forte anche quando è sporco.
Infine, è sia ininfiammabile che antistatica. Una scintilla riesce a bucare rapidamente un tessuto sintetico, mentre la lana rimane inalterata.
Undici diverse qualità
A prima vista si potrebbe pensare che tutta la lana provenga da pecore più o meno uguali, ma le cose stanno diversamente. Ne esistono infatti di diverse qualità, con sostanziali differenze in termini di densità, colore, lucentezza e altre importanti proprietà.
Ecco quali sono le 11 tipologie più importanti:
- Lambswool
- Merino
- Cashmere
- Lama
- Mohair
- Angora
- Alpaca
- Cashgora
- Cammello
- Qiviut
- Vigogna
Per terminare, una curiosità a testimonianza di quanto questa merce sia stata considerata di valore per secoli. Quando il re Riccardo I fu catturato nel 1192 dall’imperatore del Sacro Romano Impero (Enrico VI), i monaci cistercensi pagarono la loro parte del riscatto con 50.000 sacchi di lana.
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