I 10 più grandi pianisti di tutti i tempi

Non è semplice incoronare i migliori pianisti di sempre, tuttavia quelli che troverete nella nostra graduatoria sono quelli che gli esperti giudicano immortali.

10º

ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI (1920-95)

Le esecuzioni del bresciano Arturo Benedetti Michelangeli avevano una sonorità indimenticabile, una fusione di maestria pianistica impeccabilmente controllata e maestosa. La sua sensibilità musicale era spesso puntigliosa mentre il suo repertorio era ristretto, affinato con cura nel corso degli anni. Nelle sue esibizioni presentava spesso alcuni concerti di Mozart, alcune sonate di Beethoven e opere di Schumann, Brahms, Ravel, Debussy e in particolare Chopin.

Arturo Benedetti Michelangeli suona Chopin (1970)

MARTHA ARGERICH (1941-in vita)

La pianista argentina Martha Argerich è stata uno degli interpreti più carismatici del nostro tempo. Allieva dell’austriaco Friedrich Gulda, non ha voluto perseguire una carriera come pianista solista perché detestava l’idea di essere sola sul palco. Il suo repertorio è sorprendentemente versatile, estendendosi da Bach a Shostakovich.

Martha Argerich suona Schumann, Kreisleriana, Op. 16 – Agitatissimo

EMIL GILELS (1916-1985)

Contemporaneo di Sviatoslav Richter e con lo stesso maestro (Heinrich Neuhaus), l’ucraino Gilels era un tipo di pianista molto diverso, anche se ci sono somiglianze di stile riconoscibili. Sono diventate celebri le sue interpretazioni di Beethoven, di Scarlatti, di Tchaikovsky e le sue registrazioni di musica russa del XX secolo.

Emil Gilels suona Beethoven, Piano Concerto No. 4

ARTHUR SCHNABEL (1882-1951)

Nel suo periodo di massimo splendore, il pianista di origine austriaca Artur Schnabel era venerato come il principale interprete delle sonate per pianoforte di Beethoven. A decenni dalla sua morte è ancora venerato dai più grandi pianisti e appassionati di pianoforte.

Artur Schnabel suona Beethoven,Piano Sonata No. 27

DINU LIPATTI (1917-50)

Il rumeno Dinu Lipatti è certamente tra gli immortali del pianoforte, nonostante sia morto a soli 33 anni, tre anni dopo la diagnosi del morbo di Hodgkin. Secondo il suo produttore discografico, Lipatti aveva le qualità di un santo e la sua bontà e generosità suscitarono fede, speranza e carità in tutti coloro che lo circondavano.

Dinu Lipatti suona Mozart, Piano Sonata No.8 III, Presto

ALFRED CORTOT (1877-1962)

Nato in Svizzera nel 1877, studiò al Conservatorio di Parigi con Louis Diémer ed Emile Descombes, che aveva conosciuto Chopin. Diventato professore, insegnò ad artisti come Clara Haskil, Dinu Lipatti, Vlado Perlemuter e Samson François. È considerato un genio della musica e le sue interpretazioni di Chopin, Schubert, Beethoven e Fauré sono riconosciute come capolavori musicali.

Alfred Cortot suona Chopin, Piano Concerto No. 2 in Fa minore

SVIATOSLAV RICHTER (1915-97)

Considerato da molti come il più grande pianista della seconda metà del XX secolo, l’ucraino Richter si esibì in Occidente per la prima volta solo nel 1960. Aveva già una fama prodigiosa, grazie alle sue incisioni, e le aspettative per i suoi concerti erano incredibili. Artista molto sensibile, detestava le luci della ribalta (negli ultimi anni si esibiva su un palco buio) e preferiva di gran lunga suonare in un fienile in Francia, il suo luogo preferito, che in qualsiasi grande sala da concerto. Si racconta che per un periodo della sua carriera concertistica è stato inseparabile da un’aragosta di plastica rosa che lasciava dietro le quinte, dove poteva vederla quando saliva sul palco.

Sviatoslav Richter suona Chopin, Ballade No. 1 in G minor, Op. 23

VLADIMIR HOROWITZ (1903-89)

Horowitz era ucraino, direttamente collegato con la scuola russa del XIX secolo esemplificata da Anton Rubinstein. Dal 1953 al 1965 si ritirò dai concerti dal vivo e per il suo tanto atteso ritorno sul palco della Carnegie Hall aprì con Bach e la Fantasia in do maggiore di Schumann. È ritenuto da tutti critici come uno dei più grandi virtuosi del pianoforte che siano mai esistiti.

Vladimir Horowitz suona Chopin, Ballade No. 1

ARTUR RUBINSTEIN (1887-1982)

Nato in Polonia, Rubinstein è stato molto celebrato per le sue straordinarie interpretazioni di Chopin. Tuttavia, non c’era nulla che Rubinstein non potesse suonare ai livelli più alti: da Fauré a Brahms, da Albéniz a Beethoven, da Ravel a Schubert. Il suo genio interpretativo non ha ancora avuto eguali.

Artur Rubinstein suona Concerto NO. 2 in DO minore, OP. 18, terzo movimento, Allegro scherzando

SERGEY RACHMANINOV (1873-1943)

Prima di lasciare la Russia rivoluzionaria nel 1918, sembra che Rachmaninov suonasse principalmente la sua musica per pianoforte, oltre a comporre e dirigere. Ma in seguito, quando si spostò in Europa e in America, intraprese la carriera pianistica a tempo pieno, diventando quello che viene considerato il più grande pianista di tutti i tempi. Divenne cittadino statunitense due mesi prima di morire.

Sergey Rachmaninov Concerto for Piano No. 3 in D minor, Op 30

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