Le 10 persone (killer) più pericolose di tutti i tempi

Il mondo è già di per se un posto pericoloso, anche senza l’aiuto di killer spietati e feroci sicari. Ecco dieci storie in bilico tra professionisti dell’omicidio e psicopatici violenti.

Spesso, i film che hanno come protagonista un criminale, non fanno ricorso alla fantasia degli sceneggiatori, ma si ispirano direttamente alla realtà. Personaggi indimenticabili come quelli del Padrino, arrivano direttamente dalle cronache della storia.

Stranamente, i cattivi dello schermo cinematografico esercitano sempre un grande fascino sulle persone, sia per la loro forte personalità che per la loro vita eccezionalmente fuori dal comune. Tuttavia, le loro storie sono ancora più incredibili e violente di quanto si riesca ad immaginare, tanto da essere una continua fonte di ispirazione per registi e scrittori.

Ecco quindi le 10 persone, killer per meglio dire, più pericolose di tutti i tempi.

richard kuklinski
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RICHARD “ICEMAN” KUKLINSKI. Conosciuto come Ice Man, perché congelava le sue vittime in modo da confondere il momento della morte per gli investigatori, è stato il più feroce killer degli Stati Uniti. Kuklinksi, che aveva cominciato la carriera ancora adolescente, sembrava condurre una vita normale da uomo d’affari, sposato e con tre figli. Si stima abbia ucciso tra i 100 e i 250 uomini, ma mai donne o bambini. Grazie alla sua abilità lavorò per la famiglia mafiosa italo-americana dei Gambino. È morto in carcere per cause naturali nel 2006 e la sua vita è stata raccontata in un film del 2012, intitolato Iceman.

abe reles
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ABE “KID TWIST” RELES. Ha iniziato la carriera come contrabbandiere, per poi passare alla criminalità organizzata. Faceva parte della cosiddetta Anonima Omicidi, che operava negli Stati Uniti negli anni ’30. Chi l’ha conosciuto lo descriveva come uno psicopatico, che uccideva le persone non solo su commissione ma anche a seguito di scatti d’ira. Si ipotizza abbia partecipato a più di un migliaio di omicidi. Diventò un informatore della polizia, ma venne ucciso e gettato dalla finestra di un hotel prima che potesse testimoniare.

alexander solonik
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ALEXANDER SOLONIK. Uomo della mafia russa, era conosciuto come il superkiller o Sasha il macedone, con la fama di essere ambidestro, cioè in grado di sparare con entrambe le mani. Ha liquidato numerosi esponenti mafiosi di spicco. Aveva una formazione militare sovietica, che comprendeva le arti marziali e le più avanzate tecniche di combattimento. Presumibilmente, è morto nel 1997 ma, secondo qualcuno, potrebbe essere ancora vivo e la sua morte soltanto una montatura.

giovanni brusca
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GIOVANNI BRUSCA. Killer della mafia italiana dei nostri giorni, era noto per la sua crudeltà (era soprannominato lo scannacristiani). Ha ucciso più di 200 uomini ed è stato ritenuto responsabile anche della morte di Giovanni Falcone nel 1992. Dopo essere stato catturato riuscì a fuggire ma, successivamente, fu individuato e arrestato.

giuseppe greco
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GIUSEPPE GRECO. Era un  gangster italiano che ha lavorato come killer per Cosa Nostra negli anni ’70. Faceva parte di una banda si assassini chiamata gli “squadroni della morte“.  Soprannominato Scarpuzzedda, è responsabile di 58 omicidi a sfondo mafioso, fra cui, anche l’assassinio del magistrato Rocco Chinnici, del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e dell’onorevole Pio La Torre. Venne ucciso nel settembre del 1985 per ordine di Totò Riina.

harry strauss
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HARRY “PITTSBURGH PHIL” STRAUSS. Appartenente alla Anonima Omicidi, ha ucciso non meno di 35 persone. Anche se è stato arrestato 18 volte prima di essere condannato, è finito in prigione dopo aver ucciso Irving “Puggy” Feinstein, un noto mafioso ammazzato con una piccozza e una corda.

frank abbandando
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FRANK ABBANDANDO. Anche lui faceva parte della Anonima Omicidi, il nome dato dalla stampa dell’epoca (anni ’30 e  anni ’40) ad un gruppo di killer italiani ed ebrei che compivano omicidi per conto della mafia italo-americana. Per uccidere una delle sue vittime più famose, George Rudnik, usò un macete. Uccise almeno 30 persone ma, alla fine, fu catturato e condannato alla pena di morte.

joe barboza
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JOSEPH “THE ANIMAL” BARBOZA. Non era una di quelle persone che si vogliono avere vicine. Aveva tendenze omicide così forti da guadagnare il soprannome di “The Animal“. Lavorò come sicario per la famiglia mafiosa Patriarca e si stima che, nel corso della sua attività, abbia ucciso non meno di 26 persone.

john scalise
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JOHN SCALISE. Era un killer italo-americano vissuto a Chicago all’epoca del proibizionismo. Il famoso massacro di San Valentino, dove morirono sette mafiosi in un agguato da parte di gangster travestiti da poliziotti, è stata opera di John Scalise. Conosciuto nell’ambiente per avere un occhio di vetro, lavorò anche per Al Capone.

joe gallo
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JOE GALLO. Anche lui era un italiano che lavorava per la famiglia criminale Profaci a New York. I suoi colleghi lo chiamavano “Crazy Joe“, perché ammazzava anche senza motivo. La sua rovina arrivò quando decise una cospirazione contro il suo capo, Joseph Profaci. Finì in carcere per estorsione per scontare dieci anni.

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