Anche il mercato del ferro-cromo è flagellato dalla crisi energetica e dai problemi delle catene di approvvigionamento.
Nonostante la diminuzione dei prezzi del gas e dell’elettricità in Europa nell’ultimo mese, la volatilità rimane elevata e il 2023 non porterà miglioramenti, ma ad una maggiore concorrenza per le forniture energetiche in un mercato senza gas russo e con terminali GNL del tutto insufficienti.
2 nuovi supplementi di prezzo: energia e logistica
Dalla conferenza di Istanbul della scorsa settimana (International Chromium Development Association) è emerso che i fornitori di ferro-cromo vogliono introdurre supplementi di prezzo per proteggere i propri margini (qualcuno ha già cominciato a farlo).
I due supplementi che verranno applicati sono quello dell’energia e della logistica. Infatti, oltre al problema energetico ormai sotto agli occhi di tutti, anche le reti di trasporto regionali hanno grossi problemi che riguardano una carenza di autisti di camion e l’irruzione di importanti arterie a causa dell’abbassamento del livello dell’acqua dei fiumi. Tutti fattori che mantengono i costi logistici a livelli elevati.
Lo ha detto esplicitamente anche Yildirim, il produttore turco di ferro-cromo ad alto tenore di carbonio, che sta valutando l’introduzione di supplementi energetici e logistici per i suoi clienti. Si tratta di una misura per consentire la sopravvivenza dei produttori di ferro-cromo in queste circostanze difficili.
Tuttavia, potrebbero arrivare anche altri supplementi oltre a quello per l’elettricità e per la logistica. Durante la conferenza di Istanbul è stato discusso di supplementi per gli aumenti dei tassi di interesse, per il costo delle materie prime e per gli impegni ESG (Environmental, social and corporate governance).
Quale impatto sul prezzo finale per il cliente?
Adesso, rimane da vedere se queste intenzioni verranno applicate e come reagirà il mercato. Ovviamente, con i nuovi sovrapprezzi il prezzo base sarà inferiore e, di conseguenza, non è detto che il prezzo finale pagato dal cliente risulti molto più alto di quello attuale. Certamente, le diverse componenti che compongono il prezzo risulteranno scomposte più chiaramente.
In qualche modo, quello che stanno facendo i produttori di ferro-cromo è un tentativo di proteggere le aziende dalla deindustrializzazione in Europa, soprattutto in considerazione della concorrenza delle importazioni a basso prezzo dall’Asia. Probabilmente, quella dei supplementi di prezzo non è una soluzione sostenibile nel lungo termine, ma è pur sempre un tentativo che dovrà comunque arrivare ad un compromesso tra consumatore e produttore.
L’applicazione principale del ferro-cromo è la produzione di acciaio, con oltre l’80% del ferrocromo mondiale che viene utilizzato nella produzione di acciaio inossidabile. Si tratta di un mercato strutturalmente caratterizzato da un progressivo esaurimento delle riserve più facilmente accessibili di cromo, un metallo che non ha sostituti.
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