Uno sboom da 3mila miliardi? Senza grafite, non ci saranno auto elettriche

La catena di approvvigionamento globale della grafite è una specie di incubo. In queste condizioni, come potrà svilupparsi il mercato delle auto elettriche?

Quanto vale il mercato globale dei veicoli elettrici? 3.000 miliardi di dollari. Un enorme mercato dai piedi d’argilla, o meglio di grafite.

Infatti, le batterie di cui hanno bisogno i veicoli elettrici contengono il 20-30% di grafite, il minerale che costituisce l’anodo delle batterie al litio. È evidente a tutti l’importanza di questo metallo che, di fatto, dovrebbe costituire una questione di sicurezza nazionale nella corsa all’energia globale.

Una catena di approvvigionamento da incubo

Tuttavia, Europa e Stati Uniti non ne producono e, con le case automobilistiche e i produttori di batterie sul punto di consumarne come non mai, la catena di approvvigionamento della grafite è una specie di incubo, che dipende quasi totalmente dalla Cina.

Oltre il 70% di tutta la grafite viene estratta in Cina. Ma con la pandemia di COVID-19, il suo ruolo è diventato ancor più dominante visto che molti impianti non cinesi hanno dovuto chiudere. Di fatto, la catena di approvvigionamento globale della grafite non si è per nulla diversificata negli ultimi anni.

I depositi di grafite non esistono soltanto in Cina, ma considerando che il minerale non può essere usato direttamente nelle batterie ma va prima lavorato (raffinato), questo aspetto determina l’attuale monopolio cinese. Infatti, il 100% della grafite lavorata nel mondo proviene dalla Cina: un enorme problema per la catena di approvvigionamento globale!

Deficit globale nei prossimi anni

Quindi, chiunque produca batterie in tutto il mondo deve utilizzare questo materiale, comprandolo dalla Cina. Anche se è vero che la maggior parte dei produttori di batterie non sono cinesi, ma per esempio coreani o giapponesi, tutta la grafite che usano ha provenienza cinese.

Secondo Benchmark Mineral Intelligence, ci sarà un deficit globale di grafite a partire dal 2022 mentre si prevede che la domanda dal settore delle batterie aumenterà del 30% all’anno fino al 2030.

Alla luce di queste evidenze, qualche dubbio sulla sostenibilità del mercato delle auto elettriche in Occidente sembra d’obbigo.

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