Ricchezza pro capite nel mondo. Italia 4 volte più povera del Lussemburgo!

Il PIL pro capite nel mondo è aumentato costantemente nel tempo, anche se non in modo omogeneo ovunque.

In questo caso parliamo di PIL pro capite (nominale), che rappresenta una delle migliori misure della ricchezza di una nazione in quanto fornisce una fotografia di come vivono in media i cittadini di ciascun paese.

In circa un secolo il PIL globale medio è cresciuto 15 volte

Storicamente, il nostro tenore di vita è aumentato drasticamente e, secondo Our World in Data, dal 1820 al 2018 il PIL globale medio pro capite è aumentato di quasi 15 volte. Nel frattempo, anche i tassi di alfabetizzazione, l’accesso ai vaccini e l’istruzione di base hanno migliorato la qualità della vita mentre sono diminuite mortalità infantile e povertà.

Per esempio, nel 1990, 1,9 miliardi di persone vivevano in condizioni di estrema povertà (il 36% della popolazione mondiale). Negli ultimi 30 anni, il numero è diminuito costantemente e, entro il 2030, si stima che 479 milioni di persone vivranno in condizioni di estrema povertà (6% della popolazione).

Le diseguaglianze sono ancora significative

Tuttavia, le disuguaglianze economiche tra regione e regione sono ancora significative. Il Lussemburgo, il paese più ricco, è oltre 471 volte più ricco del Burundi, il paese più povero.

Nell’ultimo anno poi, a causa della pandemia di COVID-19, la povertà estrema globale è aumentata per la prima volta in oltre due decenni. Circa 120 milioni di persone in più vivono in povertà ma questo numero dovrebbe salire a circa 150 milioni entro la fine del 2021.

Ma ecco il quadro dei paesi più ricchi del mondo (e dei più poveri) in termini di PIL pro capite nominale, secondo gli ultimi dati del Fondo Monetario Internazionale (FMI).

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