Ricchezza globale: l’1% della popolazione ne possiede la metà

La diseguaglianza sul pianeta sta crescendo a livelli record. Un pessimo segno premonitore per il futuro dell’economia mondiale.

L’uno per cento della popolazione mondiale sta diventando sempre più ricco e, attualmente, possiede oltre il 48% della ricchezza globale.

Queste sono le conclusioni del rapporto sulla ricchezza mondiale appena pubblicato del Credit Swiss, che avverte che questa crescente disuguaglianza potrebbe essere un motore per la recessione.

Una persona con soltanto 3.650 dollari, compreso anche il valore della casa di proprietà, è dentro al 50% degli abitanti più ricchi di tutto il pianeta. Tuttavia per entrare nel 10% più ricco sono necessari 77.000 dollari, mentre per far parte dell’uno per cento dei più ricchi servono 798.000 dollari.

Diseguaglianza su scala globale inarrestabile

Ma la cosa che più impressiona di questo studio, giunto alla sua quinta edizione, è che il 50% della popolazione del pianeta più povera, possiede meno dell’uno per cento della ricchezza totale. In netto contrasto, un decimo della popolazione detiene l’87% della ricchezza mondiale e l’uno percento detiene il 48,2% di tutto il patrimonio mondiale.

Inoltre, le 85 persone più ricche del mondo hanno una ricchezza pari a quella di 3,5 miliardi di persone più povere.

La tendenza a lungo termine verso la diseguaglianza su scala globale sembra inarrestabile.

Nei paesi poveri la crescente disuguaglianza significa, per esempio, la differenza per i bambini di poter andare a scuola o meno, piuttosto che di poter ottenere farmaci salvavita o morire.

La Cina si fa spazio tra i super-ricchi

La Cina ha più persone nel top-10% di qualsiasi altro paese al mondo, ad eccezione di Stati Uniti e Giappone, avendo raggiunto il terzo posto in classifica davanti alla Francia, alla Germania, all’Italia e al Regno Unito.

Un altro aspetto importante rilevato dal rapporto di Credit Swiss è il rapporto tra reddito prodotto e ricchezza.

Storicamente, questo rapporto è quasi sempre stato tra 4 e 5. Nel 1999 era arrivato sopra a 6 durante la bolla speculativa di internet, così come nel periodo 2005-2007. È ridisceso a livelli normali durante l’ultima crisi finanziaria per poi invertire il trend ed arrivare al livello attuale di 6,5. Un livello record abbinato in precedenza soltanto alla Grande Depressione dell’inizio del secolo scorso.

Il segnale è assai preoccupante poiché un rapporto troppo elevato tra reddito e ricchezza, nel passato, ha sempre preannunciato l’arrivo di una recessione.

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