Nel mercato del rame il fuoco cova sotto la cenere.
Dopo un picco a circa 11.000 dollari per tonnellata raggiunto circa un mese fa, i prezzi si sono in seguito raffreddati, stabilizzandosi al di sotto dei 10.500 dollari.
Tuttavia, si stanno alzando numerosi voci che avvertono di un prossimo rialzo del rame. La voce più importante, quella di Goldman Sachs, dice che il metallo rosso si sta avviando verso l’esaurimento delle scorte. Da tempo Goldman Sachs è decisamente rialzista sul rame, ma questa volta ci sarebbero segnali forti per far pensare che i prezzi siano pronti per un balzo verso l’alto.
Un grosso deficit di rame raffinato
Secondo gli analisti della banca d’investimento americana, il deficit di metallo raffinato previsto per quest’anno é di 374.000 tonnellate, circa il doppio di quanto era stato previsto in precedenza. Inoltre, la carenza di rame è destinata a permanere anche nei prossimi anni, visto che la domanda crescerà molto e l’offerta non riuscirà a tenere il passo.
In una situazione di mercato tanto sbilanciata, l’aumento dei prezzi sembra inevitabile. Fino a quando non ci sarà un aumento sostanzialmente dell’offerta, compresa quella di rottame, e fino a quando la domanda non crollerà a causa dei prezzi insostenibili, non si può che essere molto rialzisti sul rame.
Verso nuovi record dei prezzi entro l’estate?
Parlando di prezzi più nel dettaglio, Goldman Sachs prevede nuovi record nel giro di pochi mesi (entro fine giugno). Prima di un anno le quotazioni raggiungeranno 13.000 dollari a tonnellata, con una crescita progressiva e costante.
Non va però dimenticato che, nonostante tutti questi segnali favorevoli al rialzo, fino ad oggi, i prezzi del metallo rosso sono rimasti sostanzialmente stabili (oggi, venerdì 8 aprile, il contratto del rame a 3 mesi LME vale 10.380 dollari a tonnellata).
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