Proprio un anno fa gli analisti speravano che il mercato del nichel sarebbe passato in deficit, con un riequilibrio dei prezzi dopo anni di turbolenze.
Tuttavia, nessuna di queste previsioni positive si è avverata. I prezzi sono scesi costantemente per tutto il 2015, fino ad arrivare a 8.660 dollari a tonnellata a fine anno.
Come calcola Bloomberg, a metà dicembre il prezzo del nichel era sceso di più del 40% dall’inizio dell’anno. Per il quotidiano The Sudbury Star, è stato il peggior metallo del London Metal Exchange (LME) del 2015, avendo raggiungendo nel mese di novembre il prezzo più basso dal giugno 2003.
Come molti lettori avranno già sentito per altri metalli, i problemi del nichel hanno un solo nome: Cina. Il gigante asiatico è alle prese con la crescita più debole di una intera generazione e la domanda di molti prodotti è crollata. Il nichel è stato particolarmente colpito dal momento che la Cina rappresenta circa la metà dei consumi mondiali.
La domanda di nichel è cresciuto nel 2015 di circa il 3%, soddisfatta abbondantemente dalle scorte disponibili in Cina e negli Stati Uniti, più grandi di quanto nessuno avesse potuto immaginare.
Inoltre, la Cina ha continuato a pieno ritmo nella produzione del cosiddetto Nichel Pig Iron (NPI), una ferrolega a basso contenuto di nichel utilizzata nella produzione di acciaio inossidabile, come alternativa più economica al nichel. Una maledizione per tutto il mercato, che si attendeva significativi tagli alla produzione.
Difficile essere ottimisti in questo contesto, ma sono in molti ad intravedere fattori positivi che saranno d’aiuto al mercato nel 2016.
Innanzitutto, le scorte americane e cinesi di metallo sono tornate a livelli normali. Cosa che, dal momento che la domanda mondiale dovrebbe continuare a crescere ad un ritmo che va da un 3 ad un 4 per cento anche quest’anno, influenzerà positivamente i prezzi.
Secondo Morgan Stanley, il prezzo medio del nichel per il 2016 sarà di 10.692 dollari e, nel 2017, raggiungerà i 12.236 dollari. Anche Credit Suisse Group ritiene che sia il metallo con le più alte probabilità di ottenere ottimi risultati nei prossimi anni.
Per RBC Capital Markets, il nichel vedrà un aumento significativo dei prezzi a partire dal 2017 e raggiungerà nel 2019 gli 11 dollari a tonnellata.
Il 2016 sarà un buon anno per il nichel o un’altra delusione come nel 2015? La risposta definitiva la potrà dare soltanto la Cina, che rimane il fattore chiave da tenere d’occhio per capire il destino del nichel, così come quello di quasi tutte le materie prime.