Produttori di acciaio dominanti, case automobilistiche alle corde

Prezzi alti e profitti record per i produttori di acciaio. Gli acquirenti di metallo, case automobilistiche comprese, sono invece in difficoltà.

Come ben sanno gli operatori siderurgici, quando le cose vanno bene i guadagni per le acciaierie sono fantasmagorici. E quest’anno, grazie ai prezzi altissimi dell’acciaio, le cose sono andate benissimo.

Sono recenti le previsioni di Nucor circa i propri guadagni che, nel terzo trimestre di quest’anno, saranno da record. Non si erano mai visti profitti tanto alti nella storia dell’azienda americana.

Un mercato a tutto favore della acciaierie

In un mercato tanto favorevole, i produttori di acciaio hanno iniziato a selezionare i gradi, le leghe e le dimensioni dell’acciaio che vogliono produrre. Ovviamente, scegliendo quelli che massimizzano i profitti.

Avevano già fatto da apripista i produttori di acciaio inox che sacrificavano leghe, gradi e dimensioni meno popolari a favore dello standard 304, dove realizzano i maggiori profitti. Così, i produttori di acciaio al carbonio non solo hanno imposto aumenti di prezzo vertiginosi, ma hanno anche chiesto prezzi ancora maggiori per gli articoli che non massimizzano i profitti delle fabbriche.

Con il coltello dalla parte del manico le acciaierie impongono le proprie condizioni non solo ai piccoli consumatori, ma anche ai giganti automobilistici. Come noto, le case automobilistiche, in volume, rappresentano la più grande percentuale della domanda totale di acciaio. I loro fabbisogni enormi sono quelli che, in situazioni normali, aiutano le acciaierie a mantenere le grandi linee produttive in funzione.

Non servono le auto per saturare la produzione di acciaio

Tuttavia, adesso, il segmento automobilistico è diventato meno importante per i produttori di acciaio perché, con una domanda così alta di metallo, non hanno bisogno delle auto per saturare la propria capacità produttiva. Inoltre, solitamente, le acciaierie hanno margini più bassi con le case automobilistiche rispetto ad altri segmenti industriali.

Tutto questo si traduce nel fatto che, quest’anno, le case automobilistiche hanno meno potere d’acquisto.

Cosa comporterà questa perdita d potere contrattuale lo si vedrà presto. Infatti, le trattative per gli acquisti annuali delle case automobilistiche avvengono tra adesso e fine anno. Da qui scaturisce il nuovo prezzo che entra in vigore il 1 gennaio. Ovviamente, l’esito di queste trattative influenza pesantemente tutto il mercato.

L’aumento di prezzi ucciderà la domanda?

Quel che è certo è che la carenza di un’ampia gamma di materie prime, acciaio compreso, è destinata a continuare per qualche tempo dando ai produttori di acciaio la possibilità di aumentato drasticamente i prezzi su tutto il fronte. Tuttavia, le case automobilistiche non riusciranno a trasferire l’aumento dei prezzi dell’acciaio ai consumatori senza uccidere la domanda.

In altre parole, se i produttori di acciaio non si renderanno conto (cosa abbastanza improbabile) che l’eccessiva crescita dei loro margini ucciderà la domanda, rischiano di ritrovarsi come il contadino della favola della gallina delle uova d’oro che, per troppa ingordigia, squarta la gallina e rimane senza uova d’oro.

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