I prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) sul mercato europeo sono aumentati alla fine dello scorso anno. Le acciaierie in Europa prevedono un aumento della domanda all’inizio del 2023 e sperano in prezzi più alti a causa della riduzione delle forniture.
Perciò i produttori nordeuropei hanno aumentato i prezzi degli HRC su gennaio, arrivando a superare i 700 euro per tonnellata (EXW), quando a dicembre vendevano tra i 650 e i 680 euro per tonnellata.
Tagli produttivi e crescita della domanda a sostegno dei prezzi
Pur essendo ancora prezzi teorici (secondo Fastmarkets non ci sono ancora ordini conclusi), il segnale è molto chiaro: le acciaierie sono positive perché hanno un buon portafoglio ordini. Inoltre, i tagli alla produzione durante il terzo e quarto trimestre del 2022 e la probabile crescita della domanda da parte dei consumatori stanno contribuendo a sostenere i prezzi.
In Italia, la maggior parte delle attività siderurgiche sono chiuse per le vacanze di Natale e non riapriranno prima del 9 gennaio. Perciò i prezzi sono ancora congelati intorno ai 670-680 euro per tonnellata (EXW).
Gli aumenti erano nell’aria da dicembre
Anche le importazioni extra-UE si sono fermate nel periodo pre-festivo, tuttavia ci sono state trattative di importazione di HRC dal sud-est asiatico al prezzo di 630-640 euro per tonnellata (CFR Italia), un prezzo giudicato troppo alto da molti acquirenti europei.
Già all’inizio di dicembre i produttori di acciaio europei avevano intenzione di aumentare i prezzi dei coils laminati a caldo perché prevedevano una crescita della domanda nel primo trimestre del 2023, visto la necessità di ricostituire le scorte in un contesto di produzione ridotta e visto i costi energetici elevati. Tuttavia, non tutti concordavano con queste previsioni, temendo che la domanda da parte degli utenti finali potesse continuare ad essere inferiore al normale.
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