Prezzi dei coils d’acciaio (HRC) vicini al pavimento e pronti a rimbalzare?

Anche il mercato dell’acciaio sta attraversando un periodo con molti dubbi e poche certezze. Tuttavia, è probabile che i coils laminati a caldo siano vicini ad una inversione di prezzo.

l mercato degli acciai laminati a caldo (HRC) potrebbe essere vicino ad un’altra svolta. Mentre i prezzi si sono abbassati un po’ in tutta Europa, adesso i centri servizi iniziano ad avvicinarsi al punto in cui sono costretti a comprare.

Inoltre, dopo un paio di mesi di acquisti spot e di affidamento sulle scorte interne, chi importa acciaio si trova ad affrontare il problema dei tempi di consegna del metallo asiatico che si stanno allungando verso il quarto trimestre.

La versione dei rialzisti

Se è vera l’ipotesi che i prezzi siano vicini al pavimento e che il mercato possa smettere di diminuire, potremmo assistere a leggeri aumenti nelle prossime settimane.

Secondo Argus Media, i prezzi delle importazione in Italia sono scesi a 810 euro a tonnellata (CIF). Un calo davvero grande se si considera che a fine maggio si era raggiunto un picco di 1.200 euro a tonnellata. Con i prezzi del materiale importato ai minimi, a trarne vantaggio dovrebbe essere la produzione nazionale.

Nel frattempo, alcuni stabilimenti europei stanno riducendo la capacità produttiva. ArcelorMittal, per esempio, ha fermato un altoforno in Germania, mentre altre acciaierie sembra vogliano posticipare il ripristino della capacità produttiva fino ad oggi inattiva. Anche gli stabilimenti turchi effettueranno la manutenzione nei prossimi mesi.

Le case automobilistiche hanno avvisato le acciaierie che, nella seconda metà dell’anno, acquisteranno più metallo. Perciò, qualcuno si aspetta che gli acquirenti torneranno in massa a comprare per ricostituire le scorte, con un effetto lievito sui prezzi.

La versione dei ribassisti

Tuttavia, ci sono così tante incertezze macroeconomiche e geopolitiche, che rendono quanto meno incerte anche queste previsioni. Non va dimenticato che le prospettive per la domanda reale di acciaio europea restano difficili. Molti componenti cruciali per i produttori di auto europei sono bloccati in Cina o sono martoriati dalla crisi in Ucraina. Inoltre, fattore di grande importanza, la reintroduzione di questa settimana di altri lockdown a Shanghai potrebbe creare nuovi problemi alle catene di approvvigionamento.

Infine, luglio e agosto sono mesi tipicamente tranquilli per il mercato siderurgico europeo. I prezzi tendono a non aumentare (con l’eccezione del 2020) e i produttori nazionali vendono a sconto per non perdere quote di mercato in un periodo di mercato debole.

Tutte queste considerazioni non fanno però il conto con il comportamento dei consumatori finali. Dopo mesi di prigionia per il COVID-19 preferiranno spendere per le vacanze o per aquistare un’automobile?

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