Il 2019 è stato un anno difficile per il litio. I prezzi hanno continuato a scendere nonostante una crescita della domanda a doppia cifra. Di conseguenza, le aziende minerarie del settore hanno dovuto ridimensionarsi e ridurre i costi.
Nonostante ciò, rimane ancora forte l’ottimismo per i fondamentali a lungo termine del litio.
Ma andiamo a vedere cosa è accaduto nel paese che ospita i più importanti consumatori di materie prime al litio: la Cina. Il cambiamento nel regime di sussidi per i veicoli elettrici (EV), combinato con una relativa debolezza nell’economia cinese, ha influenzato negativamente la domanda di materie prime al litio. Di conseguenza, i prezzi sono scivolati verso il basso, anche ben oltre le peggiori previsioni degli analisti.
Un anno fa c’erano forti aspettative circa un prossimo boom delle auto elettriche, ma il mercato sembra non voler decidersi a partire. Inoltre, le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina hanno peggiorato le cose.
Per il 2020 si spera in una ripresa dei prezzi
Alcuni analisti credono che il mercato raggiungerà il fondo nella prima metà del 2020 e poi si riprenderà nella seconda parte dell’anno. Il passaggio alla mobilità elettrica è alle porte e i prezzi del litio non potranno far altro che salire.
Tutti concordano che nei prossimi cinque anni (e anche oltre) esiste un’alta probabilità di una crisi dell’offerta, cosa che porterebbe ad un aumento significativo dei prezzi del litio. Ma, a più breve termine (nel 2020), c’è un cauto ottimismo sul fatto che il mercato possa migliorare.
Ma il litio non è tutto uguale
Infine, val la pena ricordare che il litio rimane un mercato emergente, di piccole dimensioni e soggetto a molta volatilità. Inoltre, il litio non è un prodotto, ma una sostanza chimica speciale. Ciò significa che ci sono diverse purezza e specifiche, a seconda del cliente e dell’uso finale.
Tutte caratteristiche di cui un investitore deve sempre tenere conto.
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