Il nuovo governo dell’Argentina ha progetti miliardari in litio e rame

Quest’anno il settore minerario argentino ha esportato 4,5 miliardi di dollari, ma nei prossimi anni vorrebbe raggiungere una cifra di 24,4 miliardi di dollari. Riuscirà il nuovo governo dell’Argentina a realizzare progetti tanto ambiziosi?

Il nuovo governo argentino presieduto da Javier Milei è molto ottimista sull’attività mineraria del paese, forse troppo secondo alcuni analisti. Prevede infatti che nel 2030 esporterà 24,4 miliardi di dollari, una cifra che rappresenterebbe una crescita esponenziale rispetto ai livelli attuali, che ammontano a circa 4,5 miliardi di dollari.

Il paese spera in una crescita importante degli investimenti esteri

Tra gennaio e novembre 2023, le esportazioni minerarie dell’Argentina hanno totalizzato 3,554 miliardi di dollari, con 2,014 miliardi di dollari provenienti dall’oro, 733 milioni di dollari dal litio e 611 milioni di dollari dall’argento.

Secondo Bloomberg, il Ministero delle Miniere argentino prevede 26,149 miliardi di dollari in investimenti diretti esteri tra il 2024 e il 2030, anche in questo caso una cifra molto alta se si paragona, per esempio, con gli investimenti di un altro settore in crescita, quello dello sviluppo del gas e del petrolio a Vaca Muerta, che ha attirato 40 miliardi di dollari di investimenti negli ultimi dieci anni.

Proiezione delle esportazioni minerarie dell'Argentina

Il ruolo da protagonista è per il litio

Il governo precedente, nel 2022, prevedeva che nel 2030 le esportazioni sarebbero state pari a 18,8 miliardi di dollari. Ora, quel numero è aumentato di quasi il 30%. Dei 24,4 miliardi di dollari che l’Argentina spera di esportare nel 2030, 12,2 miliardi di dollari verrebbero forniti dal litio, mentre 10,1 miliardi di dollari proverranno dal rame. Altri metalli come oro e argento daranno un contributo del tutto marginale.

Secondo il governo argentino, le sue previsioni sono prudenziali, con l’avvio della fase di produzione di 10 progetti per il litio (oltre ai tre esistenti), l’avvio di 6 progetti per il rame, 2 progetti per l’oro e 1 progetto per l’argento.

La stima governativa è guidata dall’ottimismo circa la domanda di litio per le batterie elettriche e dal ruolo che avrà il rame nella transizione energetica. In effetti, l’Argentina ha enormi riserve inutilizzate, con una bassa attività estrattiva e produttiva rispetto ai paesi vicini. Negli ultimi anni c’è stato un aumento della produzione di litio, mentre non si produce rame dopo la chiusura di Bajo La Alumbrera nel 2018. Nei dati sulle esportazioni minerarie argentine, l’oro è ancora in testa.

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