Il petrolio andrà sotto i 40 dollari?

Il mercato del petrolio guarda con attenzione a 3 fattori che potrebbero portare rapidamente i prezzi molto in basso.

Nella seconda parte di quest’anno, la volatilità del mercato del greggio è aumentata vertiginosamente. I prezzi hanno toccano il massimo di quattro anni e poi hanno cominciato ad accumulare la più lunga serie di perdite in tre decenni.

Gli analisti che predicavano i 100 dollari al barile, ora sembrano pensare che i prezzi scenderanno fino a 40 dollari.

Mentre i dati delle scorte di petrolio continuano ad avere un significativo impatto sui prezzi a breve termine, ci sono altri fattori che potrebbero spingere le quotazioni a 40 dollari. Quello che farà l’Arabia Saudita durante questo mese, il possibile rialzo dei tassi di interesse statunitensi e la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, sono le chiavi per capire il destino dell’oro nero.

Cosa farà l’Arabia Saudita?

Tanto per cominciare, il timore di un eccesso di offerta ha messo il mercato in posizione di attesa per quanto deciderà l’OPEC nella prossima riunione, in programma questo mese. Fino ad ora, l’Arabia Saudita e i suoi alleati, pompando troppo petrolio, hanno esagerato nel tentativo di evitare una penuria di rifornimenti a seguito delle sanzioni americane contro l’Iran

Mentre i prezzi continuano a scendere, il risultato della riunione dell’OPEC è tutt’altro che scontato. Nel frattempo, Donald Trump è contro ogni taglio della produzione dell’OPEC, poiché gli Stati Uniti godono di indiscutibili vantaggi dal basso prezzo del petrolio. Anche la Russia sembra essere contraria a qualsiasi taglio alla produzione.

Il mercato si aspetta che l’OPEC deciderà di ridurre la produzione, ma rimane la possibilità che ciò non si verifichi o che il taglio sia troppo basso. Inoltre, gli Stati Uniti potrebbero aggiungere nuove deroghe per i paesi che importano petrolio dall’Iran, sconvolgendo ancora una volta i mercati petroliferi.

E la guerra commerciale?

Per il momento non ci sono segnali che la guerra commerciale tra USA e Cina finirà presto. La maggior parte degli osservatori pensa che non ci saranno rapide soluzioni per le tensioni economiche tra i due paesi.

Al contrario, se le due superpotenze raggiungessero un accordo di pace, i prezzi del petrolio ne avrebbero un notevole impulso.

Saliranno i tassi d’interesse americani?

L’economia statunitense sta crescendo in modo robusto. Nel mese di ottobre, sono stati creati 250.000 nuovi posti di lavoro e il tasso di disoccupazione è sceso al 3,7%. Ciò è un valido argomento per un altro rialzo dei tassi, quando il FOMC (Federal Open Market Committee) si riunirà a dicembre. In tal caso, il dollaro USA diventerebbe più forte e le materie prime diventerebbero più costose da acquistare. La conseguenza sarebbe una domanda di petrolio in contrazione e un conseguente calo dei prezzi.

Se gli scenari più ribassisti per ciascuno di questi tre fattori dovessero concretizzarsi, le probabilità che i prezzi del petrolio raggiungano i 40 dollari diventeranno assai alte.

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