Una nuova carriera dopo i 55 anni

Cambiare lavoro dopo i 55 anni non è più qualcosa di eccezionale. Anche se intraprendere una nuova carriera non è facile, chi ci riesce ha davanti a sé una vita lavorativa più felice.

Si chiama transazione occupazionale in età avanzata. È il fenomeno, sempre più frequente, di chi lascia un lavoro dopo i 55 anni e si trasferisce ad una nuova occupazione.

Qualche volta la transazione è forzata, come nel caso di chi viene licenziato, altre volte è frutto di una libera scelta. Ma è probabile che sia qualcosa che riguarderà un numero sempre maggiore di persone.

Uno studio dei ricercatori dell’Università del Michigan (Stati Uniti) ha rilevato che circa il 40% degli americani che stavano lavorando a 62 anni e oltre, erano passati alla nuova occupazione dopo i 55 anni. Inoltre, con il cambio di occupazione in età avanzata hanno registrato una diminuzione della retribuzione oraria.

È il caso, per esempio, di scienziati informatici che sono diventati programmatori o ricercatori che sono diventati insegnanti o gestori finanziari che sono diventati contabili. Ma anche ingegneri che hanno scelto di fare i cuochi o direttori marketing diventati musicisti.

Meno soldi in cambio di una maggiore flessibilità d’orario

Ma cosa spinge una persona a cambiare occupazione avanti negli anni?

Ecco la parte interessante: da quanto emerge dalla ricerca, il declino dello stipendio riflettere decisioni esistenziali che spingono i lavoratori ad accettare meno soldi in cambio di maggiore flessibilità delle ore di lavoro o di part-time. Inoltre, i lavoratori 50enni di oggi sembrano più propensi a cambiare lavoro volontariamente rispetto alle generazioni precedenti e, chi lo fa, ha molte più probabilità di essere ancora attivo professionalmente a 65 anni rispetto a chi non fa questa scelta.

Continuare a lavorare, anche a salari più bassi, sembra avere dei vantaggi reali come quello, dimostrato da alcuni studi, di aiutare le persone a sentirsi più gratificare, importanti e meno isolate.

Per chi sta pensando a una possibilità del genere, è importante non dimenticare alcune importanti considerazioni a riguardo. Innanzitutto, per un cambio di occupazione felice è meglio non avere debiti o, quanto meno, iniziare a ridurli per tempo. Inoltre, è bene mantenere competenze e conoscenze, non abbandonando, la formazione e l’apprendimento.

Per chi si rende conto che il denaro non è tutto e cerca più tempo per quello che vuole veramente fare, il vantaggio di un lavoro più flessibile o di un tele-lavoro o di un impiego per organizzazioni nonprofit, potrebbe essere più prezioso di qualsiasi stipendio da nababbo.

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