Il manganese nel 2018 soffrirà di un calo dei prezzi?

Anche se i prezzi del manganese hanno fatto meglio del previsto nel corso del 2017, ci sono timori per un declino. Ecco cosa si aspettano gli esperti per il 2018…

Il 2017 non è andato così male come qualcuno temeva per il manganese e anche questo metallo ha goduto del clima favorevole sul mercato delle materie prime.

Certo, la volatilità non è mancata ma i prezzi sono stati sostenuti sia dalla decrescente offerta in Cina che dalla forte domanda.

Come è andato il 2017

Per chi non ricorda, il manganese aveva toccato livelli molto bassi nel biennio 2014-2015. Ma, negli anni successivi, oltre all’aumento della volatilità, il manganese ha registrato una crescita dei valori. In buona parte, questo aumento è da imputare alla forza inaspettata nel mercato dell’acciaio in Cina, spinto soprattutto dai problemi sul lato dell’offerta.

In effetti, molti operatori sono stati parecchio sorpresi nel vedere i prezzi a 6,50 dollari per DMTU (Dry Metric Tonne Unit) nell’ottobre scorso. Ma l’efficacia delle riforme nel settore siderurgico cinese hanno spinto i prezzi del manganese su livelli inaspettati.

In un contesto globale favorevole alle materie prime, gli operatori sono soddisfatti dei prezzi raggiunti dal manganese, sopratutto in considerazione della depressione di mercato degli anni precedenti.

Sul fronte internazionale, l’evento forse più importante del 2017, è stato l’acquisto dell’australiana ConsMin da parte dei cinesi della China’s TMI, operazione che porterà alla rimessa in funzione della miniera di manganese di Woodie Woodie, in Australia.

I timori per il 2018

Anche se i prezzi sono ad un buon livello, gli analisti si aspettano un calo non appena le forniture di metallo aumenteranno. Al più tardi, entro la fine dell’anno.

I tagli della produzione di acciaio in Cina per motivi ambientali, hanno riguardato la stagione invernale che va da novembre a marzo. Con ogni probabilità, terminato questo periodo, l’offerta di manganese ritornerà vigorosa e, di conseguenza, i prezzi subiranno una pressione verso il basso.

Insomma, anche se la domanda rimarrà costante a causa della tenuta del mercato dell’acciaio, sarà l’aumento delle forniture a far scendere i prezzi del manganese nell’anno in corso.

Tuttavia, potrebbero esserci delle sorprese positive. Prima tra tutte una crescente consapevolezza da parte degli investitori dell’importanza del manganese nelle batterie agli ioni di litio. Inoltre, la possibilità che la produzione interna cinese diminuisca bruscamente a causa della scarsa qualità del minerale disponibile e, di conseguenza, aumentino le importazioni di metallo in Cina.

In conclusione, i più ottimisti prevedono per il manganese un andamento stabile, abbastanza in linea con quanto successo lo scorso anno. Mentre i più pessimisti temono ribassi, non c’è nessuno che crede in possibili aumenti dei prezzi nel corso del 2018.

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