Libertà economica nel mondo: una guida per l’investitore

L’indice 2012 delle libertà economiche premia la leadership di due piccoli paesi orientali.

La Heritage Foundation ha pubblicato il consueto 2012 Index of Economic Freedom, uno studio sulle libertà economiche nel mondo. È dal 1994 che l’indice della Heritage Foundation misura in modo empirico e sistematico la libertà economica per valutare i paesi di tutto il mondo.

L’indice mostra chiaramente che la libertà economica e i tassi di crescita elevata a lungo termine corrono di pari passo. Lo studio è ormai diventato uno strumento indispensabile per gli investitori internazionali che lo utilizzano per selezionare i paesi nei quali, per esempio, acquistare azioni societarie estere.

La fondazione definisce come libertà economica “l’assenza di coercizione o vincoli da parte del governo sulla produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi oltre alla misura necessaria per proteggere e mantenere la libertà stessa dei cittadini. In altre parole, le persone sono libere di lavorare, produrre, consumare e investire nei modi che ritengono più produttivi”.

L’indice misura la libertà economica in dieci categorie specifiche: libertà sul lavoro, libertà d’impresa, libertà di commercio, libertà fiscale, la spesa pubblica, la libertà monetaria, libertà di investimento, libertà finanziaria, diritti di proprietà e la libertà dalla corruzione. Per assegnare il punteggio complessivo, viene calcolata la media dei punteggi in ciascuna delle categorie.

Nella classifica di quest’anno assistiamo a cambiamenti scoraggianti. La crisi finanziaria e la recessione globale ha innescato la retromarcia delle libertà economiche e la politiche dei governi hanno fatto ben poco per arrestare questo processo.

Esaminando la classifica nel dettaglio e confrontandola con quella degli scorsi anni, si scopre che i 16 paesi più sviluppati e industrializzati, in cui tradizionalmente i capitali degli investitori trovavano una destinazione, solo 5 sono classificati come paesi liberi. Questi paesi sono Hong Kong, Singapore, Australia, Nuova Zelanda e Svizzera. I punteggi variano da un 89,9 di Hong Kong, classificato come paese libero al primo posto, ai 58,8 punti dell’Italia, classificata come paese non libero all’ultimo posto.

La classifica della libertà economica mondiale, per i primi dieci posti, è la seguente:

  1. Hong Kong
  2. Singapore
  3. Australia
  4. Nuova Zelanda
  5. Svizzera
  6. Canada
  7. Cile
  8. Mauritius
  9. Irlanda
  10. Stati Uniti

Nella classifica generale, l’Italia si è classificata al 93° posto preceduta, tra gli altri, da Honduras, Libano e Marocco. Al penultimo posto della classifica lo Zimbabwe (posizione 178) e all’ultimo posto la Corea del Nord (posizione 179).

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