L’economia del “Titanic”

Il recente avvertimento del capo economista di una delle più grandi banche mondiali non è per nulla rassicurante. L’economia globale sta navigando a tutta velocità verso un imminente e drammatico naufragio?

Il destino della nostra economia globale è lo stesso del Titanic?

Stephen King, capo economista della terza più grande banca del mondo, la HSBC (Hongkong & Shanghai Banking Corporation), ha avvertito gli investitori di questa evenienza.

Non possiamo sapere cosa succederà alla prossima crisi economica, ma quello che conosciamo è che non ci saranno abbastanza scialuppe di salvataggio per tutti. Infatti, l’economia mondiale sembra un transatlantico senza scialuppe di salvataggio a bordo.

Se arriva una nuova recessione i governi non hanno più la capacità o le riserve per sostenere l’economia come hanno fatto nel 2008.

Dalla fine dell’ultima crisi il mondo ha accumulato montagne di debito impagabile

Il debito globale è salito del 40% dalla Grande Recessione e, attualmente, oscilla intorno all’astronomica cifra di 200.000 miliardi di dollari a livello mondiale, quasi tre volte la dimensione di tutta l’economia del mondo.

Secondo King, siamo più vicini all’inizio di una nuova recessione globale che dalla fine della crisi del 2008. Da allora il mondo ha accumulato montagne di nuovo debito impagabile, cresciuto del 25% negli ultimi 6 anni.

Le aree a rischio particolarmente elevato sono quattro.

  • La bolla azionaria, che potrebbe scoppiare a fronte di una improvvisa discesa dei profitti aziendali innescata, per esempio, da aumenti salariali. Ciò porterebbe i consumatori a perdere fiducia producendo un’altra contrazione economica.
  • I fondi pensione e le assicurazioni potrebbero non avere denaro sufficiente per far fronte agli impegni futuri ed essere costretti a liquidare i loro beni. Cosa che potrebbe scatenare una corsa alla liquidità e un panic-selling di massa.
  • Una recessione in Cina che costringerebbe la banca centrale del paese ad indebolire lo yuan, con il conseguente aumento del dollaro e un’ulteriore perdita di capacità di esportazione per gli Stati Uniti.
  • Se la Federal Reserve americana (FED) dovesse alzare i tassi troppo presto, potrebbe minare il fragile recupero della propria economia, con conseguenze sull’intera economia mondiale.

King nutre anche molti dubbi sul fatto che i responsabili politici saranno in grado di far fronte alla prossima crisi, atteggiamento che giustifica il paragone con il Titanic, un transatlantico lanciato verso un drammatico naufragio senza scialuppe di salvataggio per tutti.

Il macabro avvertimento del capo economista di HSBC solleva automaticamente un dubbio per ogni investitore: “La mia scialuppa di salvataggio è pronta?

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