Anche se gli Emirati Arabi sono uno dei paesi più conservatori del Medio Oriente, la capitale Dubai è una delle città più progressiste del mondo.
La città accoglie molti imprenditori provenienti da ogni parte del mondo, che trovano a Dubai il luogo ideale per i propri affari. Sembra infatti che questa zona, probabilmente la più sviluppata di tutto il Medio Oriente, sia riuscita ad attirare molti investitori grazie a lungimiranti strategie per lo sviluppo di molti business. Non a caso, è abitata da molte persone ricche provenienti non solo dagli Emirati Arabi, ma da molti altri paesi.
Certo, pur vantando una grande cultura cosmopolita, non si può negare il fatto che, essendo un paese islamico, segue le regole islamiche. Motivo per il quale gli investitori stranieri non possono ignorare i costumi e la cultura locale, specialmente quando hanno a che fare con partner commerciali del posto.
Eppure, Dubai è sempre stato un mercato completamente aperto agli affari e ha costantemente prodotto milionari e miliardari nel corso degli anni. Il più ricco di tutti, Majid Al Futtaim, con un patrimonio netto stimato di 10,9 miliardi di dollari, è a capo dell’impero Al Futtaim, che si occupa di centri commerciali in 15 mercati internazionali, con più di 33.000 dipendenti. È noto alle cronache mondane per essere il proprietario del favoloso yacht Quattroelle, con un equipaggio di 29 persone.
C’è anche un ex taxista tra i miliardari
Tra gli uomini più ricchi di Dubai anche un ex tassista di Londra, di origine indiana, emigrato in Bahrain per aprire un negozio di prodotti per bambini nel 1973. Oggi, Micky Jagtiani, con un patrimonio netto di 4,5 miliardi di dollari, è a capo della Landmark Group, una catena con oltre 2.200 punti vendita in India, Africa e Medio Oriente. È balzato agli onori delle cronache quando, dopo le dichiarazioni anti-musulmane di Donald Trump durante la campagna presidenziale, vietò la vendita di tutti i prodotti a marchio Trump nelle sue catene di negozi.
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