La domanda globale di piombo raffinato crescerà del 2% nel corso di quest’anno.
Questa è la conclusione dell’International Lead and Zinc Study Group (ILZSG), durante la consueta riunione primaverile.
Il maggior utilizzo in Cina da parte del settore automobilistico e delle telecomunicazioni, verrà compensato da una riduzione della domanda nel mercato dell’e-bike, con il risultato di una crescita più lenta delle vendite e di una maggiore concorrenza da parte dei produttori di batterie.
In Europa, la domanda è destinato a crescere del 3,5%, guidata soprattutto dall’Italia, dalla Spagna, dalla Repubblica Ceca e dal Regno Unito. Non va dimenticato che lo scorso anno la domanda era diminuita del 5,2%.
Inoltre, aumenterà la domanda di piombo anche in Giappone, Indonesia, India, Turchia e Thailandia.
Sul fronte dell’offerta, la produzione si è ridotta principalmente a causa della chiusura in Australia della miniera di Century, della MMG, e dei tagli previsti da Glencore, CBH Resources e Perilya.
Nel 2015, le importazioni cinesi di piombo hanno raggiunto il record di 1,03 milioni di tonnellate, ma quest’anno dovrebbero assestarsi a poco meno di 900.000 tonnellate.
Tuttavia, la produzione globale di piombo raffinato è destinato a crescere del 2,3%, in gran parte a causa di un aumento della produzione in Corea del Sud. Gli aumenti delle forniture di metallo raffinato si tradurranno in un surplus di metallo raffinato di 76.000 tonnellate per il 2016.
E i prezzi? Qualche analista si attende una ripresa da qui a fine anno, ma non tutti condividono questo ottimismo a causa della forza del dollaro che potrebbe vanificare i progressi del metallo.
Il piombo è considerato un metallo stagionale, con una maggiore domanda durante i mesi invernali, perché il consumo di batterie è alto quando il tempo è più freddo.