Dove andranno i prezzi del piombo? Tendenze e previsioni 2023

Quali sono le previsione per il piombo nel 2023? Analisti ed esperti esaminano prospettive, tendenze e prezzi per quest’anno.

Il 2022 era cominciato bene per il piombo, con i prezzi che avevano quasi superato i 2.500 dollari per tonnellata.

Tuttavia, quel livello sarebbe diventato presto un ricordo perché da fine marzo in poi i prezzi hanno continuato a scendere, per raggiungere il livello più basso dell’anno a settembre (1.737 dollari). In un mercato continuamente volatile, durante l’ultimo trimestre i prezzi hanno recuperato ed hanno chiuso il 2022 a 2.336 dollari, più o meno lo stesso livello da cui erano partiti 12 mesi prima.

In estrema sintesi, il mercato del piombo è rimasto volatile per tutto il 2022, dominato com’era da una grande incertezza e dai crescenti timori di una minore crescita dei consumi. Solo verso la fine dell’anno il mercato ha tirato un sospiro di sollievo per l’allentamento della carenza globale di semiconduttori, che ha risollevato l’offerta di automobili. Tuttavia, ciò non ha cambiato il contesto globale della domanda, che rimane negativo a causa dell’aumento dei tassi di interesse in tutto il mondo e delle altalenanti restrizioni per Covid-19 in Cina.

Cosa ci attende nel 2023?

Naturalmente, i fattori da non perdere di vista per l’anno appena cominciato sono le dinamiche della domanda e dell’offerta.

Secondo l’International Lead and Zinc Study Group (ILZSG), dopo essere aumentata del 4,6% nel 2021, la domanda globale di piombo raffinato dovrebbe aumentare dell’1,4% a 12,6 milioni di tonnellate nel 2023.

Rimane la grande incertezza di come la Cina si adatterà alla fine della sua politica zero-COVID, ma si pensa che ciò verrà bilanciato da un aumento delle esportazioni di batterie al piombo. Inoltre, potrebbero farsi sentire in misura maggiore di quanto accaduto lo scorso anno gli effetti dei maggiori costi dell’energia derivanti dalle sanzioni alla Russia.

Un altro fattore molto importante da non perdere di vista è il mercato del litio. Infatti, la velocità e i prezzi con cui il mondo passerà dalle batterie al piombo a quelle agli ioni di litio avrà una grande influenza sulle sorti dei due metalli. Per esempio, nel 2022 i prezzi dei prodotti chimici al litio sono aumentati significativamente e ciò ha portato all’utilizzo di batterie al piombo anziché agli ioni di litio.

Per quanto riguarda l’offerta di piombo, la produzione mondiale mineraria sembra risulterà invariata nel 2022 (4,56 milioni di tonnellate), ma nel 2023 si prevede un aumento del 2,7% a 4,68 milioni di tonnellate (dati ILZSG).

Secondo Wood Mackenzie, un rischio esistente per l’offerta mineraria di piombo nel 2023 è che i prezzi si indeboliscano al punto che alcune miniere diventino antieconomiche e riducano la produzione.

Per il piombo raffinato l’offerta mondiale 2022 risulterà inferiore dello 0,3% (12,34 milioni di tonnellate) ma, nel 2023, dovrebbe aumentare dell’1,8% (12,56 milioni di tonnellate). La domanda globale di raffinato supererà l’offerta di 83.000 tonnellate nel 2022, mentre nel 2023 è previsto un deficit di 42.000 tonnellate.

I prezzi del piombo nel 2023

Per FocusEconomics i prezzi medi del piombo nel quarto trimestre del 2023 saranno di 2.014 dollari per tonnellata e di 1.934 dollari nel quarto trimestre del 2024.

Gli esperti sottolineano come nel corso di quest’anno potrebbero però esserci pressioni sui prezzi dalle interruzioni dell’offerta e dalla mancanza di disponibilità di scorte fisiche. In altre parole, come per altri metalli, potrebbe essere l’offerta a determinare il mercato del 2023.

METALLIRARI.COM © ALL RIGHTS RESERVED



LA LETTURA CONTINUA...