È uno degli uomini più ricchi della Terra, il quarto nella classifica di Forbes, e la sua fortuna la deve soltanto a se stesso.
Nel 2006 ha fatto molto clamore in tutto il mondo, la sua decisione di donare la sua immensa fortuna in beneficenza. Sorprendendo tutti, razionale e originario, ha rotto tutti gli indugi e ha messo in pratica una decisione che maturava da tempo: regalare l’85% del suo patrimonio alla fondazione di Bill Gates, la Bill & Melinda Gates Foundation. Il regalo filantropico più grande mai stato fatto, stimato in 37 miliardi di dollari.
Capacità matematiche fuori dal comune
Uomo d’affari ed imprenditore, Warren Buffett è nato nel 1930 a Omaha, in Nebraska (Stati Uniti). Fin da giovane dimostra ottime capacità per le questioni finanziarie e un fiuto per gli affari straordinario, insieme a capacità matematiche fuori dal comune, un talento che ancora oggi mostra di tanto in tanto agli amici più stretti.
A 11 anni fa il suo primo investimento, comprando 3 azioni della Cities Service Preferred al prezzo di 38 dollari per azione. Quando le azioni scendono fino a 27 dollari, Buffett continua a credere nella bontà dell’investimento e vende soltanto a 40 dollari. Si rammarica della decisione quando le azioni arrivano fino a 200 dollari e spesso cita questa sua esperienza come una prima lezione di pazienza negli investimenti.
I successi come investitore cominciano poco dopo la laurea (University of Pennsylvania), quando fonda la società Buffett Partnership. Acquistando società sottovalutate ma promettenti, i cui valori cominciano a salire progressivamente, Warren Buffett diventa molto ricco e conquista il soprannome di “mago di Omaha“.
La “Woodstock del capitalismo”
Anche recentemente, i nostri lettori hanno goduto delle previsioni di Buffett circa il futuro dell’oro. In un articolo pubblicato il 4 marzo 2012 su questo sito, ma che si riferiva a consigli dell’anno precedente, il celebre miliardario suggeriva di vendere l’oro alle quotazioni in essere. Dopo circa un mese, in aprile, le quotazioni dell’oro sono crollate drammaticamente e la discesa è proseguita nei mesi successivi.
Ogni anno, Warren Buffett presiede la riunione annuale degli azionisti di Berkshire Hathaway a Omaha. Si tratta di un evento che richiama oltre 20.000 visitatori provenienti da tutto il mondo e che viene soprannominato la “Woodstock del capitalismo“.
Il club dello sperma fortunato
Alcuni suoi pensieri sono diventati celebri:
“Non ho nessun problema con il senso di colpa di avere tanti soldi. Il mio modo di vedere le cose è che il mio denaro rappresenta un enorme numero di talloncini come ricevute. È come se avessi questi piccoli pezzi di carta che posso consegnare e trasformarli in consumi. Se avessi voluto, avrei potuto assumere 10.000 persone per non fare nulla, oppure avrei potuto farli dipingere ogni giorno il mio ritratto, per il resto della mia vita. E il PIL della nazione sarebbe salito. Ma l’utilità di una cosa del genere sarebbe stata nulla e inoltre avrei sottratto quelle 10.000 persone dal fare ricerca sull’AIDS, o dall’insegnamento, o dall’assistenza infermieristica. Io non uso molti di questi talloncini che possiedo. Non ho grandi desideri materiali. E ho intenzione, quando mia moglie ed io moriremo, di dare la quasi totalità di questi talloncini di carta in carità.“
Oppure:
“Io non credo nella ricchezza dinastica e non contribuirò a donare denaro ai membri del club dello sperma fortunato” riferendosi al fatto che i suoi figli non erediteranno il suo immenso patrimonio e sottolineando la sua contrarietà al trasferimento di grandi fortune da una generazione a quella successiva.
E ancora:
“La mia fortuna è stata accentuata dal vivere in un sistema di mercato che produce a volte risultati distorti, anche se nel complesso ha dato un buon servizio al nostro paese. Ho lavorato in un’economia che premia chi salva le vite degli altri su un campo di battaglia con una medaglia, premia un bravo insegnante con i ringraziamento da parte dei genitori, ma premia coloro che possono rilevare il mispricing dei titoli (cioè anomalie di prezzo) con somme che raggiungono anche svariati miliardi. In breve, il destino nello smistare le carte è dannatamente capriccioso.“
Una persona modesta e frugale
Nonostante la sua enorme ricchezza, Warren Buffett è una persona estremamente modesta e frugale. Vive tuttora in una casa di cinque stanze, acquistata nel 1957 per 31.500 dollari, nella sua città natale di Omaha.
Ha dimostrato la sua caparbietà anche quando, nell’aprile 2012, all’età di 82 anni, gli è stato diagnosticato un cancro alla prostata, dal quale è completamente guarito dopo aver completato con successo tutti i trattamenti clinici.
Nel 2013, la rivista Forbes, lo ha collocato al quindicesimo posto tra le persone più potenti del mondo.
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