Ecco l’identikit di chi diffonde fake news

Uno studio rivela quali sono gli utenti che diffondono il maggior numero di Fake News sulla rete, specificatamente su Twitter.

Tutti sanno cosa siano le fake news ma nessuno dice di diffonderle.

Qualche volta, le fake news sono soggettive. Per i sostenitori politici della Destra, sono fake news quelle diffuse dalla Sinistra e, all’opposto, per chi sostiene la Sinistra, sono fake news quelle della Destra. Anche per i golosi di cioccolata, sono fake news quelle di chi avverte che consumare 100 grammi di cioccolato al giorno è un po’ troppo. Infine, ci sono anche quelli che considerano fake news tutte quelle notizie che non riescono a capire, per mancanza di strumenti culturali adeguati o distratta attenzione.

Chi diffonde le notizie false?

Ma, al di là di tutto ciò, l’abbondanza di fake news, è sotto gli occhi di tutti, sia nel mondo reale che in quello dei social media. Tuttavia, non è ben chiaro chi sia che diffonde, in buona o cattiva fede, tutte queste notizie false.

In un nuovo studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Science, i ricercatori hanno cercato di fare luce su questo aspetto. Intervistando utenti americani di Twitter, nel periodo delle ultime elezioni presidenziali (tra 1° agosto e il 6 dicembre 2016), hanno scoperto che le persone che condividevano notizie false avevano più probabilità di essere più anziane e più conservatrici.

Questi “super-condivisori” di notizie, sparano fake news in rete con lo stesso gusto con cui i bambini sparano con le pistole ad acqua. Twittano in media 70 volte al giorno anche se con una portata assai limitata. Infatti, solo lo 0,1% degli utenti ha condiviso l’80% delle notizie false.

L’algoritmo che i ricercatori hanno progettato per fiutare notizie false non è stato in grado di rilevare alcuna notizia falsa nei feed di circa il 90% degli utenti. Nel caso specifico delle presidenziali statunitensi del 2016, un numero crescente di prove indica che la condivisione di notizie false è stata relativamente rara e piuttosto concentrata tra sottogruppi specifici.

Una conclusione simile ad un’altra analisi condotta su utenti Facebook e pubblicata sulla rivista Science Advances. In questo caso, le fake news occupavano un piccolo e concentrato spazio dell’ecosistema online. Solo l’8,5% percento delle persone, in particolare utenti oltre i 65 anni, condivideva link da siti Web di notizie false.

Più fake news a Destra che a Sinistra

Ma il fattore che è emerso come più importante tra i diffusori di fake news, non è l’età ma l’orientamento politico. Tra gli utenti di Twitter a sinistra o al centro dello spettro politico, meno del 5% condivideva contenuti falsi. Ma questi numeri salgono all’11% tra chi si trova a destra e al 21% all’estrema destra.

Per quanto riguarda l’età, non è chiaro per quale motivo sia un fattore di rischio per la condivisione di notizie false. Forse si tratta di handicappati del mondo digitale, certamente lontani dall’essere nativi digitali. Persone che non hanno sviluppato capacità e competenze che si rivelano utili quando si cerca di distinguere online le informazioni dubbie da quelle affidabili.

In conclusione, verrebbe da pensare che, trattandosi di un piccolo gruppo di persone, le notizie false che diffondono siano un problema del tutto trascurabile. Ma cosa succede se questo gruppo di persone, ristretto e concentrato, fosse un gruppo con grande influenza o investito di importanti incarichi politici?

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