La produzione mondiale di minerale di ferro ha avuto un calo drammatico dopo la chiusura di molte miniere, per l’eccesso di offerta su scala globale.
In particolare, una domanda cinese inferiore al previsto e un eccesso di produzione ha costretto alla chiusura molti impianti in Australia, Canada e Cina. Chiusure che molti sperano possano portare ad un equilibrio del mercato, anche se ci vorrà un pò di tempo.
Il miglioramento dell’economia globale potrebbe aiutare la domanda di acciaio e nel contempo spingere la richiesta di minerale di ferro.
In questo contesto, la classifica dei 10 più grandi paesi produttori di minerali di ferro nel 2014 è quella risultante dalle statistiche dello US Geological Survey (USGS):
- CINA (Produzione mineraria 1.500 milioni di tonnellate). La Cina è il più grande consumatore di minerale di ferro del mondo e anche il più grande produttore. Naturalmente, il declino dei prezzi ha reso difficile, per i produttori meno efficienti, rimanere competitivi. Recentemente, il governo cinese ha annunciato che le tasse per i produttori di ferro cinese verranno ridotte del 40%. Una misura che aiuterà i produttori ad aumentare la competitività ma che porterà più minerale di ferro sul mercato, con l’effetto di mantenere i prezzi schiacciati verso il basso.
- AUSTRALIA (Produzione mineraria 660 milioni di tonnellate). La produzione australiana è cresciuta rispetto al 2013, contribuendo all’eccesso di offerta attuale, cosa che influenzerà tutta l’economia del paese. Secondo il governo australiano, il calo della domanda di ferro porterà ad una perdita per il paese di 25 miliardi di dollari australiani nel corso dei prossimi quattro anni.
- BRASILE (Produzione mineraria 320 milioni di tonnellate). Anche il Brasile ha risentito pesantemente degli effetti negativi dei prezzi bassi e della domanda debole. Il paese ospita la più grande miniera di ferro del mondo , la miniera Carajás, di proprietà del gigante brasiliano Vale.
- INDIA (Produzione mineraria 150 milioni di tonnellate). La produzione indiana è rimasta costante negli ultimi due anni, mentre il paese sta diventando un grande importatore di ferro.
- RUSSIA (Produzione mineraria 105 milioni di tonnellate). Nonostante il rallentamento globale della domanda e l’enorme calo del prezzo, le aziende russe intendono aumentare la produzione di minerale di ferro nel corso dei prossimi anni.
- UCRAINA (Produzione mineraria 82 milioni di tonnellate). La chiusura degli impianti che producevano acciaio nel paese, molto probabilmente porterà ad un mancato assorbimento della produzione di ferro che si riverserà nelle esportazioni, contribuendo a peggiorare l’eccesso di offerta globale e la pressione al ribasso dei prezzi.
- SUD AFRICA (Produzione mineraria 78 milioni di tonnellate). Dal 2013 il Sud Africa è il terzo più grande esportatore di minerale di ferro verso la Cina. Per questo motivo l’indebolimento della domanda cinese ha effetti drammatici sull’economia sudafricana.
- STATI UNITI (Produzione mineraria 58 milioni di tonnellate). Anche gli impianti statunitensi, nonostante la disastrosa situazione del mercato, produrranno una quantità ancora maggiore di ferro nel corso del 2015.
- IRAN (Produzione mineraria 45 milioni di tonnellate). L’Iran è uno dei pochi paesi ad aver ridotto la produzione per rispondere alle mutevoli condizioni del mercato.
- CANADA (Produzione mineraria 41 milioni di tonnellate). Anche la produzione canadese è diminuita rispetto all’anno precedente e, probabilmente, costringerà il paese ad aumentare le quantità di minerale da importare.