Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group e di Confindustria Lombardia, ha tracciato un’analisi del settore siderurgico nel corso dell’evento Made in Steel, che si sta svolgendo in questi giorni a Milano.
“In questo momento parlare di mercato non è facile, perché ci troviamo in una fase di grande confusione” ha esordito Pasini, ricordando che grazie anche al PNRR i consumi stanno tenendo in Italia.
L’incertezza macroeconomica è aggravata dalla lentezza della macchina amministrativa e dalle difficoltà strutturali in Germania. Nonostante le difficoltà, Eurofer prevede una leggera stabilizzazione nella domanda di acciaio per la seconda metà del 2025, mentre sul fronte extra-UE pesa la minaccia del materiale cinese che potrebbe arrivare massicciamente sui nostri mercati.
Per quanto riguarda il recente European Steel Action Plan, Pasini non ha nascosto le sue perplessità: “Le misure appaiono a dir poco timide. È inutile individuare i problemi senza proporre soluzioni. Noi imprenditori lo facciamo ogni giorno, mentre in Europa si continua a rallentare“.
Infine, il noto imprenditore siderurgico ha denunciato come l’Europa sembra aver dimenticato le sue radici industriali. Si va verso un modello sempre più finanziarizzato, mentre servirebbe una rivoluzione del pensiero industriale. “Non possiamo più accettare che i nostri impianti elettrici green paghino l’energia
più cara del continente“.
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