Le più grandi scoperte scientifiche del 2016

Il 2016 è stato un anno importante per la scienza. Alcune delle scoperte scientifiche di quest’anno hanno tutte le caratteristiche per cambiare per sempre la nostra visione del mondo.

Il cammino della scienza verso nuove scoperte, è più lento e faticoso di quanto si possa credere, sorretto dalle intuizioni di grandi geni ma, sopratutto, dal duro lavoro di moltissimi scienziati.

Come diceva Thomas Alva Edison, “il genio è per l’un per cento ispirazione e per il novantanove percento sudore“. Una frase che si addice anche a quanto successo nel 2016, che ha visto alcune battute d’arresto ma anche alcuni fondamentali progressi scientifici, come la più importante scoperta dell’anno, ottenuta dopo circa 100 anni dalla sua prima teorizzazione.

Per questa straordinaria scoperta, c’è da credere che il 2016 rimarrà un anno cardinale nella storia della scienza.

Ecco perciò le 5 più importanti scoperte di quest’anno, di cui tutti parleranno a lungo negli anni a venire.

LE ONDE GRAVITAZIONALI

Ebbene sì, le onde gravitazionali esistono davvero. I fisici del Laser Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (LIGO) sono riusciti a confermarne l’esistenza per ben due volte. Le aveva teorizzate Albert Einstein circa un secolo fa, ma nessuno era mai riuscito a dimostrarne l’esistenza, dal momento che sono troppo piccole per essere misurate con le tecnologie fino ad ora disponibili.

Conosciamo tutti, intuitivamente, il concetto di spazio-tempo, quella gabbia a quattro dimensioni nella quale tutti noi nasciamo, respiriamo, mangiamo e invecchiamo. Una gabbia che, al contrario di quanto ci sembra, non è rigida, ma è qualcosa di simile alle onde increspate dell’oceano, fatta di onde subatomiche prodotte dallo scontro di buchi neri, stelle di neutroni e altri oggetti incredibilmente massicci. Queste increspature della spazio-tempo sono le onde gravitazionali, la cui scoperta ha aperto la caccia agli angoli più oscuri e conosciuti del nostro universo.

La rivista Science l’ha decretata la scoperta scientifica dell’anno.

PROXIMA B

Nel corso degli ultimi anni, gli astronomi hanno individuato migliaia di pianeti extrasolari, tra cui una manciata di mondi, delle dimensioni della Terra. Ma nessuno di loro è paragonabile alla scoperta di quest’anno di Proxima B, un pianeta grande come la Terra, in orbita attorno alla nostra stella più vicina, a soli 4,3 anni luce di distanza. Proxima B, che è stato rilevato indirettamente tramite il metodo della velocità radiale, è un mondo roccioso in orbita attorno a Proxima Centauri, abitabile con buone probabilità.

Nel 2018, quando verrà lanciato il telescopio spaziale James Webb, sapremo qualcosa di più, soprattutto riguardo all’atmosfera di questo nuovo mondo.

CRISPR

CRISPR (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats) è il rivoluzionario strumento di editing genetico, impiegato per la prima volta da un gruppo di scienziati cinesi per il trattamento di un paziente umano. Il paziente era affetto da una forma aggressiva di cancro ai polmoni.

Gli scienziati hanno rimosso le cellule immunitarie dal suo sangue e hanno tolto un gene che il cancro può sfruttare per diffondersi più velocemente. Poi hanno reintrodotto le cellule modificate nel paziente.

Anche se non si conosce ancora se il cancro del paziente è stato debellato, l’uso di CRISPR per curare malattie negli individui umani apre un nuovo capitolo della medicina personalizzata, grazie alla incredibile tecnologia della modifica del codice genetico.

CATTURA E SEQUESTRO DEL CARBONIO

Con l’aumento delle emissioni di CO2 e lo spettro incombente di catastrofici cambiamenti climatici, gli scienziati hanno cominciato a pensare a come riuscire a depurare l’aria dal carbonio.

Questo concetto, noto come “cattura e stoccaggio del carbonio” (CCS), ha interessato i ricercatori da anni, ma solo nel 2016 si è visto qualcosa di davvero incoraggiante. Gli scienziati delll’Università di Southhampton (Regno Unito) hanno sciolto il carbonio atmosferico in acqua, sigillandolo  in un pozzo sotterraneo in Islanda. Nel giro di due anni, il carbonio ha reagito con le rocce vulcaniche, cristallizzandosi in forma solida, cosa che lo terrà intrappolato per millenni.

In altre parole, i ricercatori inglesi sono riusciti a trasformare la CO2 in pietra.

VERTEBRATI CHE VIVONO 400 ANNI

Secondo uno studio pubblicato quest’anno da Science, il segreto per vivere più a lungo potrebbe essere contenuto nello Squalo della Groenlandia, che può vivere fino a 400 anni. Grazie ad un analisi al radiocarbonio su 28 squali femmina, è stato scoperto che l’individuo più vecchio ha un’età compresa tra 272 e 512 anni. Probabilmente, il segreto della longevità di questo squalo è nel suo metabolismo estremamente lento, con una crescita e una maturazione riproduttiva altrettanto lente.

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