Il cambiamento climatico che minaccia il mondo sembra in gran parte provocato dalle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Mentre le conseguenze del cambiamento climatico colpiranno tutti gli abitanti del pianeta, a partire da chi vive nelle zone costiere o in quelle più aride, le responsabilità non sono equamente suddivise.
Alcuni paesi, come Cina, India e Russia sono tra i maggiori produttori di CO2 e continueranno ad esserlo per un po’ di anni. Tuttavia, se esaminiamo le emissioni pro-capite, il fenomeno appare sotto una luce diversa. Per farlo ci aiutano i dati di AQAL Group e della IEA (International Energy Agency), che raccolgono i paesi e le aree con il più alto tasso di emissioni pro capite di CO2 nel 2021.
È interessante notare come tutti questi numeri siano più di tre volte superiori alla media globale del 2019 (4,4 tonnellate a persona). Inoltre, esiste una forte relazione tra la ricchezza e i livelli di emissioni di CO2 pro capite, tanto che ci potremmo aspettare che i paesi con standard di vita elevati abbiano un’impronta di carbonio elevata.
In realtà, i dati mostrano differenze significative anche tra paesi con standard di vita simili. Molti paesi in Europa, ad esempio, hanno emissioni molto inferiori rispetto a Stati Uniti, Canada o Australia.
Di seguito troverete la classifica dei 10 paesi con le più alte emissioni pro capite di CO2 nel mondo, con in testa i Paesi Arabi Mediorientali e cioè Bahrain, Oman, Kuwait, Qatar ed Emirati Arabi Uniti.
- PAESI ARABI MEDIOORIENTALI: 19,5 tonnellate all’anno
- CANADA: 15,2 tonnellate all’anno
- ARABIA SAUDITA: 14,5 tonnellate all’anno
- STATI UNITI: 14,5 tonnellate all’anno
- AUSTRALIA e NUOVA ZELANDA: 13,6 tonnellate all’anno
- RUSSIA: 11,4 tonnellate all’anno
- COREA DEL SUD: 11,3 tonnellate all’anno
- KAZAKISTAN e TURKMENISTAN: 11,2 tonnellate all’anno
- TAIWAN: 10,8 tonnellate all’anno
- GIAPPONE: 8,4 tonnellate all’anno
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