Gli insegnamenti della crisi di Cipro

La crisi bancaria di Cipro potrebbe rivelarsi come l’esperimento in laboratorio di una infezione che potrebbe colpire i paesi più deboli dell’euro-zona, con l’Italia in prima posizione.

La crisi bancaria di Cipro, oltre a condizionare i mercati finanziari mondiali durante gli ultimi giorni, è un avvenimento ricco di insegnamenti e spunti per intravedere il futuro dell’euro-zona.

È come un esperimento condotto in laboratorio, quindi su scala ridotta e sotto controllo, se così si può dire, delle ricette economiche europee e delle reazioni dei mercati e della popolazione.

Le banche cipriote hanno deciso di riaprire gli sportelli ai propri correntisti, ma di attuare rigorose misure di controllo dei capitali, a seguito dell’accordo di salvataggio con l’Europa.

La crisi di Cipro è sintomatica delle enormi difficoltà economiche che l’Europa sta attraversando e tutti gli investitori attivi nel settore delle materie prime sono allarmati. Infatti i prezzi dell’oro e del rame ne hanno risentito negativamente, mentre i prezzi del petrolio sono riusciti a mantenersi in territorio positivo.

Gli investitori sono preoccupati per il rischio a breve termine di tutta l’Eurozona, poiché la fiducia dei mercati sta traballando e potrebbe crollare a fronte di qualche evento imprevisto e improvviso. Il ritorno di volatilità sui mercati finanziari, ne è una dimostrazione.

Gli osservatori credono che quanto accaduto a Cipro potrebbe ripetersi in paesi che in questo momento sono l’anello debole della catena europea: Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Per l’esattezza l’attenzione è puntata soprattutto sull’Italia e sulle aste dei titoli di stato nazionali.

Certamente, durante le prossime settimane, sarà illuminante seguire i prezzi dell’oro che dovrebbero misurare abbastanza bene la fiducia degli investitori sul futuro europeo. Se i prezzi del metallo giallo salissero, potrebbero annunciare l’imminente aggravarsi dell’euro-crisi.

La lezione di Cipro ha insegnato, fino ad ora, che bastano i debiti di un piccolissimo paese per innescare un terremoto in tutto il continente europeo, sempre più indebolito dalla crisi economica. Cosa succederebbe se lo stesso problema si verificasse in un paese importante come l’Italia?

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