Il ferro se la passa bene grazie alla Cina

Nonostante la guerra commerciale sui mercati globali, i prezzi del ferro godono di buona salute e, nei prossimi mesi, potrebbero ancora migliorare.

Nonostante le prospettive di una vera e propria guerra commerciale, il prezzo del minerale di ferro non ne ha risentito, almeno fino ad ora.

Essendo l’ingrediente principale del più importante materiale per le costruzioni, l’acciaio, c’era da attendersi che la domanda sarebbe stata penalizzata dalle prospettive di nuove barriere doganali. Ma, tutta una serie di fattori hanno supportato sia la produzione che la domanda di ferro.

L’acciaio va ancora forte in Cina

Come noto, il ferro è sostenuto dalla forte domanda dei produttori di acciaio cinese e, attualmente, una combinazione di eventi in Cina sta mantenendo alta la domanda di acciaio. Innanzitutto, l’aspettativa di tagli alla produzione in programma quest’anno, che potrebbe coinvolgere un numero maggiore di impianti rispetto all’anno scorso.

Secondo Reuters, Tangshan, la principale città siderurgica nell’inquinatissima provincia di Hebei, ha già iniziato a fermare la produzione dal primo di ottobre, mentre la città di Handan prevede di applicare i fermi produttivi dal primo novembre. Ma la campagna anti-inquinamento invernale potrebbe estendersi anche ad altre regioni del paese. Infatti, anche le amministrazioni sul delta del fiume Yangtze, stanno prendendo in esame la possibilità di applicare misure simili.

Nel frattempo, le acciaierie stanno aumentando la produzione. I tassi di utilizzo degli altoforni nelle acciaierie di tutta la Cina hanno raggiunto il 68,23% a metà settembre, il più alto in due mesi. Questi alti livelli di produzione stanno spingendo la domanda di minerale di ferro, con le importazioni in aumento del 4,2% a settembre (93,08 milioni di tonnellate).

Premiati i materiali “high grade”

In ogni caso, le acciaierie sono impegnate a ridurre l’inquinamento e, in parte, possono ottenere questo risultato aumentando la purezza del minerale di ferro che usano. Infatti, i materiali di qualità inferiore creano più inquinamento, a parità di acciaio prodotto. E il ferro più puro è quello australiano della Rio Tinto e della BHP Billinton, oltre a quello brasiliano della Vale. Ecco perché i cosiddetti premi di qualità stanno crescendo.

Al contrario di quello che molti si aspettavano, cioè una discesa dei prezzi,  il ferro è cresciuto. Inoltre, la Cina aumenterà le spese infrastrutturali per sostenere l’economia. In sintesi, con le scorte di acciaio cinesi piuttosto basse e la forte domanda da parte degli utenti finali, i prezzi potrebbero effettivamente aumentare ulteriormente con l’inizio del nuovo anno.

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