Lo sci non è mai stato uno sport economico ma, anno dopo anno, sta diventando sempre più costoso. Per chi pratica sci alpino, una delle componenti maggiori di costo è rappresentato dall’abbonamento giornaliero per gli impianti di risalita (skypass) che, anche quest’anno, ha registrato cospicui aumenti in quasi tutti i comprensori italiani.
La regione più esosa d’Italia è il Trentino Alto Adige
Come ha rilevato Altroconsumo, la regione nella quale gli impianti di risalita costano di più in assoluto è il Trentino Alto Adige, dove si arriva a spendere non meno di 70 euro al giorno. I rincari maggiori sono stati invece registrati in Friuli Venezia Giulia (+11% rispetto alla scorsa stagione), mentre in Trentino Alto Adige i prezzi dello skypass sono aumentati dell’8,5%.
Per una settimana bianca, una famiglia di 3 persone può spendere cifre davvero alte. Solo e soltanto per gli abbonamenti giornalieri si arriva a spendere mediamente 165 euro al giorno ma, nelle località più costose, questa cifra può arrivare anche a quasi 230 euro.
Lo skypass più costoso? Il primato è della Regina delle Dolomiti
Ma vediamo quali sono le piste da sci italiane più costose, considerando i periodi dell’alta stagione 2023/2024 e cioè Natale, la settimana di Carnevale e i giorni festivi (fonte: Altroconsumo).
Gli skypass più costosi d’Italia
CORTINA D’AMPEZZO (prezzo giornaliero: 76 euro)
MADONNA DI CAMPIGLIO (prezzo giornaliero: 75 euro)
VALGARDENA, ALTA BADIA, ALTA PUSTERIA e PLAN DE CORONES (prezzo giornaliero: 76 euro)
MARMOLADA e VAL DI FASSA (prezzo giornaliero: 70 euro)
TRE VALLI (prezzo giornaliero: 66 euro)
COURMAYEUR MONT BLANC (prezzo giornaliero: 65 euro)
LIVIGNO (prezzo giornaliero: 63,50 euro)
NASSFELD PASSO PRAMOLLO e ADAMELLO (prezzo giornaliero: 62 euro)
CERVINIA (prezzo giornaliero: 59 euro)
BORMIO, SOLDA ALL’ORTLES e MONTEROSA (prezzo giornaliero: 56 euro)
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