Dove comandano i criminali

La criminalità fiorisce quando si combinano diversi fattori favorevoli, come succede nelle 5 città più violente del mondo, dove anche chi passeggia per strada durante il giorno mette seriamente a repentaglio la propria vita.

In qualsiasi città del mondo è possibile che si verifichi una serie di fattori sfortunati, tali da riuscire ad innescare una drammatica epidemia di criminalità.

Instabilità politica e povertà sono due tra i principali ingredienti per favorire la crescita e la diffusione di un numero sempre maggiore di criminali.

Ma anche un ampio grado di polarizzazione economica, con grandi disparità tra pochi ricchi e molti poveri, tende ad aumentare i tassi di criminalità, come è avvenuto, per esempio, in alcune città degli Stati Uniti (Detroit, MemphisOakland, St. Louis)

Esistono però esempi in cui il proliferare della criminalità è dovuto semplicemente alla posizione geografica, come nel caso della città messicana di Ciudad Juarez, sul confine con gli Stati Uniti e perciò in una posizione molto favorevole per il traffico di droga.

Osservando però i criminali su scala globale emerge una panoramica più complessa, come dimostra la graduatoria delle prime 5 città del mondo con il tasso di criminalità più elevato, secondo i dati riferiti al 2013.

  1. Kabul (Afghanistan). Kabul è la capitale e la città più grande dell’Afghanistan. Anche dopo la caduta del regime talebano nel 2001, l’Afghanistan è rimasto un luogo di attentati mortali e attacchi terroristici. I talebani sono rimasti una forza importante all’interno del paese, in lotta con il governo per ritornare al potere. Le truppe americane hanno cominciato a lasciare l’Afghanistan nel 2014, ma l’instabilità politica rimane elevata e il futuro del paese e del suo governo rimane poco chiaro.
  2. Mogadiscio (Somalia)È la capitale ufficiale della Somalia, un paese flagellato dalla guerra civile dal 1991. Recentemente le principali violenze sono da attribuire alla guerriglia urbana tra il governo, le truppe dell’African Union e una fazione estremista islamica chiamata al-Shabaab. Nel 2012, al-Shabaab ha annunciato la sua alleanza con l’organizzazione terroristica Al-Qaeda.
  3. Baghdad (Iraq). La partenza delle truppe americane dall’Iraq nel 2011 aveva fatto sperare che per il paese sarebbe iniziata una nuova era. Purtroppo, anche se le condizioni sono migliorate rispetto al periodo successivo alla guerra, Baghdad è rimasta la capitale di un paese politicamente instabile, a rischio di attacchi terroristici o di sequestri di persona. La situazione è recentemente peggiorata da quando il gruppo militante ISIS ha iniziato a destabilizzare ulteriormente il paese.
  4. Ciudad Juarez (Messico). È considerata uno dei luoghi più violenti del mondo (nella foto), escludendo le zone di guerra. La città è il principale punto di entrata tra Messico e Stati Uniti ed è famosa per tutte le sue attività criminali: cartelli della droga, corruzione di poliziotti e tratta di esseri umani, solo per citare le principali. I forestieri, soprattutto se donne, devono prestare la massima prudenza dal momento che vi è un’alta incidenza di violenze a sfondo sessuale: dal 1993 centinaia di donne sono state trovate uccise da ignoti. È una città dove è considerato pericoloso camminare di giorno lungo le strade.
  5. Abidjan (Costa d’Avorio). È la capitale commerciale della Costa d’Avorio. Anche se la Costa d’Avorio ha una pessima reputazione, gli episodi di violenza politica che l’hanno caratterizzata negli ultimi anni sono diminuiti da quando l’ex leader Laurent Gbagbo è stato arrestato e il potere è passato nelle mani del presidente Ouattara (2011). Il tasso di criminalità rimane comunque elevato e molti combattenti che hanno sostenuto l’ex presidente del paese continuano a combattere, mentre sul fronte opposto le milizie e i soldati torturano e uccidono i sostenitori dell’ex leader.

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