Qualcuno pensa che la Svizzera abbia perso la segretezza finanziaria che ha reso celebre in tutto il mondo il suo sistema bancario.
Ciò nonostante, la Svizzera, per la terza volta consecutiva, è risultata al primo posto nell’indice dei paesi meno trasparenti del mondo, pubblicato dal Tax Justice Network (TJN), una organizzazione non governativa che si concentra sulla promozione della trasparenza nella finanza internazionale. Anche se il paese ha aumentato la propria trasparenza, negli ultimi anni sta adottando una strategia da zebra: denaro bianco per i paesi ricchi e potenti e denaro nero per i paesi in via di sviluppo.
Il Financial Secrecy Index classifica i paesi in base al loro contributo all’opacità dei flussi finanziari globali, rivelando una geografia del segreto finanziario ben diversa dall’immagine di paradisi fiscali in piccole isole in mezzo all’oceano, come vorrebbe la percezione popolare e una parte dell’informazione giornalistica.
Nazioni come Stati Uniti e Germania, per esempio, occupano rispettivamente la terza e l’ottava posizione. Una situazione contraddittoria e imbarazzante per paesi che pretendono la massima trasparenza finanziaria da parte di tutti quando si tratta di controllare il denaro dei propri contribuenti all’estero, ma che non fanno altrettanto quando si tratta di alzare il velo sui segreti finanziari di casa propria.
Gli osservatori più attenti hanno notato che il primo posto avrebbe dovuto essere occupato dal Regno Unito se vi fossero stati inclusi i territori d’oltremare, come le Isole Cayman e le dipendenze della corona come Jersey.
I 21 paesi meno trasparenti (Financial Secrecy Index 2015) o con il maggior segreto finanziario del mondo, sono quelli della seguente graduatoria.
L’Italia occupa la cinquantottesima posizione, subito dopo Aruba e subito prima della Lettonia.
Il paese più trasparente del mondo? Montserrat, un’isoletta delle Piccole Antille, nel mar dei Caraibi.