L’ultima statistica di Eurostat, mette in evidenza come l’età a cui un giovane abbandona la casa dei genitori, dipende soprattutto da dove vive.
Tanto per cominciare, nella maggior parte degli stati europei, in media, i giovani se ne vanno da casa quando sono ventenni. Ma, nei paesi dell’Europa meridionale e orientale, l’età media è assai più elevata e supera anche i trent’anni.
Naturalmente, il momento dell’indipendenza non è qualcosa che dipende solo dalla voglia dei giovani di allontanarsi dalla mamma, quanto dalle sfide che devono affrontare. Alcuni di loro sono in qualche modo costretti a rimanere più a lungo nella casa dei genitori o, addirittura, a tornarci. Ma i fattori che hanno più influenza sono le relazioni personali, gli studi accademici, i livelli di indipendenza finanziaria, le condizioni del mercato del lavoro, il costo degli alloggi e i costi generali della vita.
L’Europa non è tutta uguale
Tra il 2006 e il 2016, c’è stata una leggera diminuzione dell’età media alla quale i giovani hanno lasciato la casa dei genitori. L’età media è diminuita di 0,5 anni per gli uomini e di appena 0,1 anni per le donne.
In ogni caso, anche dal punto di vista dell’emancipazione giovanile, l’Europa si conferma divisa in due: il nord, con paesi come la Svezia dove i giovani abbandonano la casa dove sono nati ad un età media di 21 anni, e il sud/est, con medie che superano anche i 30 anni. In quest’ultimo gruppo rientra anche l’Italia, con una media di 30,1 anni.
Ma ecco la graduatoria completa dei paesi europei dove i giovani, come si dice in Italia, sono più mammoni. I dati provengono dall’Eurostat e si riferiscono al 2017.
- Montenegro (età: 32,5)
- Croazia (età: 31,9)
- Slovacchia (età: 30,8)
- Italia (età: 30,1)
- Grecia (età: 29,4)
- Spagna (età: 29,3)
- Polonia (età: 27,7)
- Irlanda (età: 26,3)
- Regno Unito (età: 24,4)
- Francia (età: 24)
- Germania (età: 23,7)
- Olanda (età: 23,6)
- Finlandia (età: 21,9)
- Danimarca (età: 21,1)
- Svezia (età: 21)
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