La carenza di metalli e i prezzi impazziti colpiranno anche l’Asia

La guerra in corso tra Russia e Ucraina crea scossoni che si stanno propagando in tutti i mercati. Ecco cosa succederà in Asia…

Il terremoto che sta sconvolgendo il mercato dei metalli da mesi in Europa sta producendo i suoi effetti peggiori, con una volatilità sconvolgente e grosse difficoltà di approvvigionamento.

L’ondata di aumenti dei prezzi corre verso l’Asia

Anche il resto del mondo non ne è totalmente esente, soprattutto dopo la guerra tra Russia e Ucraina. Il particolare, è l’Asia che preoccupa gli analisti dal momento che questo continente è assai vulnerabile all’impatto dei prezzi delle materie prime. Probabilmente, molte economie asiatiche risentiranno negativamente del conflitto RussiaUcraina in corso, sotto forma di un aumento dei prezzi dei metalli.

L’India, potrebbe essere il paese asiatico più colpito.

Carenza di rame, nichel e ferro ma anche di palladio, platino e neon

Facile anche prevedere quali saranno i metalli e i minerali che si troveranno in carenza di forniture e con i prezzi in aumento. Si tratta di rame, nichel e ferro, dei quali la Russia e l’Ucraina sono leader mondiali. Ma la lista dei metalli che infuocheranno i mercati asiatici includono anche palladio, platino e neon. Quest’ultimo è un gas raro, indispensabile nella produzione di chip, e l’Ucraina contribuisce con circa il 50% alle forniture mondiali.

Ad oggi i prezzi dell’alluminio e del nichel sono saliti a livelli che non si vedevano da decenni, mentre la guerra ha creato nuove preoccupazioni per le catene di approvvigionamento che stavano giusto riprendendosi dalla pandemia di COVID-19. La minaccia di una carenza globale di nichel per le batterie dei veicoli elettrici (EV) è più reale che mai.

Male per l’India, bene per l’Indonesia e la Cina

In questo contesto, il gruppo giapponese Nomura ha provato a delineare l’impatto della crisi geopolitica tra Russia e Ucraina sulle economie asiatiche. Innanzitutto, la maggior parte di queste economie sono importatori netti di petrolio e quasi la metà della spesa dei consumi asiatici riguarda cibo ed energia.

All’Indonesia la situazione giocherà a favore visto che pur essendo un importatore di petrolio è anche un esportatore di materie prime non petrolifere, come il nichel, l’olio di palma, il carbone e il gas naturale liquefatto.

Non altrettanto bene andrà per l’India, visto che le importazioni di carbone da coke dalla Russia potrebbero essere influenzate negativamente dal conflitto ucraino, con effetti sulla produzione di acciaio del paese.

La Cina, invece, potrebbe non essere colpita dagli effetti della guerra per due motivi. In primo luogo, ha stretti legami strategici con la Russia. In secondo luogo, le sue importazioni dalla Russia provengono principalmente sotto forma di nichel per la produzione di acciaio inossidabile e leghe, ma non di nichel per produrre batterie.

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