È un buon momento per i produttori di acciaio europei

Nonostante i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, i produttori di acciaio europei se la stanno passando piuttosto bene.

Parlando di un settore terribilmente ciclico come quello siderurgico, penalizzato da sovraccapacità produttiva, interferenze politiche e costi crescenti, non ci si aspetterebbe di sentire dire che i produttori di acciaio europei se la stanno passando abbastanza bene.

Tra l’altro, il mercato europeo è stato invaso da importazioni a basso prezzo dalla Russia, dall’Ucraina, dalla Cina e da altri paesi. Inoltre, come noto, gli Stati Uniti hanno imposto un dazio sull’importazione di prodotti d’acciaio del 25%, sollevando un coro di proteste da parte dei produttori e dei politici di tutta l’Unione Europea.

I dazi americani sull’acciaio non hanno danneggiato i produttori europei

Come è possibile che sia accaduto il contrario di quanto temuto dai produttori siderurgici europei? L’imposizione dei dazi sulle importazioni statunitensi ha spinto, per esempio, i futures americani dei laminati a caldo verso i 900 dollari a tonnellata, con una crescita del 35%. Questi aumenti di prezzo, anziché bloccare i produttori di acciaio europei, li hanno avvantaggiati. Infatti, le acciaierie europee hanno scoperto che possono ancora vendere negli Stati Uniti nonostante i dazi, dal momento che i produttori americani hanno a loro volta seguito il mercato, alzando i prezzi.

Anche se ci sono alcuni recenti segnali di indebolimento, i prezzi dell’acciaio hanno resistito bene durante l’estate. Probabilmente, entro la fine dell’anno, i produttori americani di laminati a caldo aumenteranno la produzione e i prezzi potranno indebolirsi. Ma in Europa, la robusta crescita globale e le riduzioni produttive in Cina hanno ridotto la concorrenza delle importazioni cinesi a buon mercato.

Prezzi in salita

Il risultato è che gli ordini per gli acciaieri europei sono rimasti forti, anche durante mesi tradizionalmente tranquilli come quelli estivi.

Secondo SPGlobal, il portafoglio ordini per i prodotti lunghi, sul mercato del Nord Europa, è a 8 settimane. Inoltre, i prezzi sono già aumentati di 10 euro a tonnellata dall’inizio dell’estate e, nelle prossime settimane, sono previsti ulteriori aumenti.

Non poteva andar meglio per l’acciao europeo!

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