Bitcoin, la miglior cura per vincere la paura dell’inflazione

Quando si parla di copertura contro l’inflazione, il bitcoin assomiglia sempre di più all’oro. Perciò, gli investitori istituzionali hanno ricominciato a comprarlo.

Il bitcoin, anche quest’anno, ha avuto fluttuazioni enormi. Tuttavia, gli investitori non sembrano minimamente preoccupati di tanta volatilità e adesso guardano con compiacimento il nuovo massimo recentemente raggiunto (66.017 dollari il 20 ottobre).

Gli istituzionali si coprono dal pericolo inflazione

Sembra che gli investitori istituzionali siano ritornati sul bitcoin, probabilmente perché lo ritengono una buona copertura contro l’inflazione, anche meglio dell’oro. Almeno, questo è il parere di JPMorgan che ritiene che questi investitori abbiano investito nelle criptovalute proprio per essere protetti dall’inflazione.

Anche se gli economisti pensano che l’inflazione che ha aggredito Europa e Stati Uniti sarà un fenomeno a breve termine, con il passare del tempo crescono i timori che possa trasformarsi in qualcosa di strutturale, minando le basi su cui si è retta negli ultimi decenni tutta l’economia globale. Ma la paura più grossa è di finire in stagflazione, caratterizzata da alta inflazione e alta disoccupazione.

Ma, tornando al comportamento degli investitori istituzionali, non è certo stata una sorpresa per chi segue da vicino le sorti del bitcoin. Infatti, ad aprile, l’exchange di criptovalute Coinbase aveva evidenziato che, nel primo trimestre di quest’anno, dei 335 miliardi di dollari di scambi sulla sua piattaforma, 215 miliardi provenivano da oltre 8.000 investitori istituzionali.

Un cenno di approvazione da parte del Soros Fund Management

I sostenitori del bitcoin notano come, di recente, alcuni noti investitori abbiano dato la loro approvazione alle criptovalute. Come nel caso del responsabile dell’hedge fund di George Soros (Soros Fund Management) che ha rivelato che il fondo possiede alcune criptomonete, anche se non molte.

Per JPMorgan, la recente ascesa della rete Lightning e delle soluzioni di pagamento di secondo livello, oltre all’adozione della criptomoneta da parte di El Salvador, stanno contribuendo al momento fortunato del bitcoin.

Oggi, 27 ottobre, il bitcoin viene scambiato a 58.975 dollari.

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