Acciaio: gli umori di mercato si deteriorano e la produzione scende

La produzione mondiale di acciaio grezzo è crollata nel primo semestre 2022. Nel frattempo, ci sono flebili speranze di una crescita della domanda in Cina. Ma per il resto, gli umori di mercato sono pessimi.

Secondo gli ultimi dati della World Steel Association, la produzione globale di acciaio grezzo dei primi 6 mesi di quest’anno è scesa del 5,5% su base annua (949,5 milioni di tonnellate).

Gli attori di questa discesa sono stati soprattutto i principali produttori in Asia e Oceania, alcuni dei quali hanno registrato veri e propri crolli. Nel semestre appena trascorso la Russia ha perso il 7,2%, la Turchia il 4,6%, la Cina il 6,5%, il Giappone il 4,3% e l’Europa (con il Regno Unito) il 5,9%.

Prende piede il pessimismo

In questo travagliato contesto globale, il sentimento del mercato si sta deteriorando. Gli acquirenti di metalli sono preoccupati per il riavvio delle acciaierie cinesi, nonché per l’approssimarsi di una recessione. Le uniche speranze che rimangono ai rialzisti sono il calo della produzione semestrale di cui sopra e la fine del monsone in Cina. Sulla stessa linea ci sono anche le speranze di un allentamento della tensione USA-Cina e di un rimbalzo della domanda di auto.

Tuttavia, Goldman Sachs avverte del rischio che i prezzi del ferro scenderanno, a causa soprattutto del mercato immobiliare cinese in grosse difficoltà, trascinando anche il prezzo dell’acciaio verso il basso. La crisi che sta travolgendo il settore immobiliare in Cina determinerà un significativo surplus di minerale di ferro nella seconda metà di quest’anno. Ovviamente, un surplus significa prezzi al ribasso per il ferro e per l’acciaio.

Quanto acciaio invenduto potrà stare a magazzino?

Sul mercato ci sono chiacchiere circa la possibilità che i produttori di acciaio possano immagazzinare molte altre tonnellate di metallo, dando un supporto ai prezzi ma, per il momento, rimangono soltanto tra i desiderata dei traders di metalli.

Di certo, in termini prospettici, giocherà un ruolo decisivo sul mercato globale della siderurgia anche la capacità del presidente della Federal Reserve americana (FED), Jerome Powell, di domare l’inflazione e di mantenere intatte le prospettive di crescita negli Stati Uniti.

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