Acciaio: prezzi deboli ovunque e la siderurgia cinese va in crisi

L’indebolimento dei prezzi dell’acciaio a livello globale è in corso da mesi ma, adesso, dalla Cina arrivano nuovi segnali preoccupanti dal settore siderurgico.

I prezzi dell’acciaio sono tornati ai livelli prebellici. I coils laminati a caldo (HRC), i coils laminati a freddo e gli zincati a caldo stanno soffrendo per le prospettive di una flessione globale della domanda e per i nuovi lockdown cinesi contro il COVID-19.

Sia in Europa che negli Stati Uniti e in Cina, i prezzi sembrano avviati lungo un trend ribassista, anche sono arrivati a questo punto seguendo cicli diversi da paese a paese. In Europa e negli Stati Uniti la discesa è cominciata ad aprile, mentre in Cina molto prima. Ovunque, l’effetto rialzista della guerra in Ucraina si è esaurito.

Allarme dal settore immobiliare cinese

Ma dove la crisi del settore siderurgico sta diventando più evidente è in Cina, dove i prezzi dell’acciaio rimangono sostanzialmente inferiori rispetto agli omologhi occidentali. Anche prima dei più recenti lockdown pandemici, il settore immobiliare cinese ha visto diminuire per mesi le vendite di immobili, gli investimenti e le nuove costruzioni. Secondo il National Bureau of Statistics of China, i primi cinque mesi di quest’anno hanno mostrato una contrazioni anno su anno del 31,5% delle vendite, del 4% degli investimenti e del 30,6% delle nuove costruzioni. Ovviamente, l’immobiliare è uno dei principali consumatori di acciaio.

Maggio ha segnato l’undicesimo mese consecutivo di calo delle vendite di case e appartamenti. Tutto ciò nonostante gli sforzi del governo cinese di aiutare il settore che, secondo Sina Finance, società statale cinese, ha visto quasi 500 modifiche normative e misure di stimolo solo nel corso di quest’anno.

Gli esperti credono che la flessione del settore immobiliare non sia stata provocata dalle politiche zero-COVID, anche se queste hanno contribuito a peggiorare la situazione. Ad ogni modo, l’impatto per il settore siderurgico cinese si è tradotto in un sostanziale eccesso di offerta. Ad oggi, la domanda in Cina rimane debole e i prezzi continuano a scendere.

La crisi siderurgica potrebbe durare 5 anni

Il crollo della domanda e l’eccesso di produzione ha provocato la non-redditività di numerosi produttori di acciaio e ha costretto molti stabilimenti a ridurre la produzione. Una grande azienda come Hunan Valin Iron & Steel Group, che sta valutando l’arresto della produzione per garantire la sopravvivenza dell’azienda, ritiene che la crisi possa durare 5 anni. Mentre gli operatori sperano che le spese promesse dal governo per rilanciare le infrastrutture possano risollevare le sorti del settore, è improbabile che riescano a compensare completamente la domanda persa dal settore immobiliare.

Uno dei principali indicatori dello stato di salute dell’edilizia, la produzione e le vendite di escavatori, ha mostrato continui cali durante tutto quest’anno e l’anno precedente. La China Construction Machinery Association (CCMA) ha rilevato un calo del 30,5% anno su anno della produzione di escavatori durante i primi cinque mesi del 2022. Solo ad aprile, le vendite di escavatori nazionali sono diminuite del 61% rispetto al 2021.

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