3 buone idee che hanno reso milioni

Per un giovane imprenditore esiste la grande opportunità di poter sfidare lo status quo per costruire il mondo come pensa che dovrebbe essere. Le tre storie che raccontiamo ne sono un esempio.

Secondo Paul Graham, fondatore di Y Combinator, una società che si occupa di imprese nascenti, il modo migliore per partorire un’idea imprenditoriale vincente è quella di non pensare a nessuna idea. Invece, è meglio concentrarsi per trovare problemi che si possano risolvere.

Le buone idee per le start-up hanno quasi sempre una cosa in comune: sono qualcosa che inizialmente è soltanto nella testa dei fondatori e che solo loro sono in grado di realizzare, perchè ne vedono perfettamente il futuro. Microsoft, Apple, Yahoo, Google e Facebook hanno iniziato proprio in questo modo.

Ripercorrendo tre storie esemplari di aziende nate dal nulla e che in poco tempo sono arrivate al successo, è possibile vedere tutti gli ingredienti che hanno portato una semplice idea a diventare una grande impresa.

I SUCCHI DI FRUTTA INNOCENT

bevande innocentTre amici, Adam Balon, Jon Wright e Richard Reed erano pieni di sogni e buone intenzioni dopo aver terminato l’Università di Cambridge. Due di loro diventarono consulenti aziendali, mentre uno entrò nel settore della pubblicità a Londra. Tutti loro avevano buoni stipendi e una vita confortevole.

Avevano però la spiacevole sensazione che la vita potesse offrire molto di più. Nel 1998, durante una vacanza sulla neve i tre amici, parlando di nuove buone idee di business, si resero conto che nel mercato delle bevande esisteva una lacuna: un nuovo tipo di prodotto frullato a base di ingredienti naturali.

Dopo sei mesi di esperimenti in casa a mescolare diverse combinazioni di frutta, il trio preparò una bancarella ad un festival di musica per provare a vendere bottigliette di frullato di frutta.

Se l’idea era buona l’avrebbero deciso i consumatori. Prepararono un cartello con scritto “dobbiamo abbandonare il nostro lavoro per vendere questi frullati?” e al di sotto due bidoni dove buttare le bottigliette vuote, uno indicante il “si” e l’altro indicante il “no”. I clienti riempirono di bottiglie vuote il bidone “si”.

Al secondo anno di attività le vendite delle bevande, che chiamarono Innocent, superarono il milione di dollari e oggi la società vende circa due milioni di frullati a settimana, con una quota di mercato nel Regno Unito del 75%.

Nel 2010 la Coca-Cola ha acquistato il 58% della società pagando 65 milioni di sterline.

1-800-FLOWERS

1800flowersJames McCann, prima di diventare imprenditore, aveva avuto una carriera piuttosto anonima come barista e poi come assistente sociale.

Anche quando aprì il suo primo negozio di fiori nel 1976 gli affari non andarono a gonfie vele. Ma le cose iniziarono a cambiare quando decise di acquistare un numero telefonico facile da memorizzare, inserendolo nel nome del suo negozio: 1-800-FLOWERS.

La mossa, molto insolita per quei tempi, permise all’attività di decollare e di riuscire a raccogliere ordini di fiori direttamente dai consumatori su tutto il territorio degli Stati Uniti.

Ad oggi l’azienda, con sede a New York, è diventata leader nel suo settore e, oltre ad essere quotata alla borsa americana, da lavoro a circa 4.000 persone.

AIRBNB

AirbnbJoe Gebbia e Brian Chesky condividevano un loft a San Francisco nel 2007, quando si resero conto che quando in città di svolgevano manifestazioni fieristiche o altri eventi importanti, diventava praticamente impossibile trovare un posto per dormire.

Per racimolare qualche soldo con cui pagare l’affitto, decisero di dare la possibilità ai forestieri di dormire nella loro casa, mettendo due materassini sul pavimento e offrendo una colazione fatta in casa.

Da qui a realizzare un sito internet per offrire sistemazioni, anche spartane, a tutti i forestieri che arrivavano in città alla ricerca di una sistemazione per qualche notte, il passo fu breve. Il sito raccoglieva la disponibilità di alloggi, offrendole on-line a tutti i clienti ed era in grado di gestire qualsiasi tipo di alloggio, dagli attici alle barche, dalle isole private al semplice posto su un divano per dormire una sola notte.

Ad oggi Airbnb ha sistemazioni per dormire in 33.000 città in 192 paesi e il suo valore ammonta a circa 1,3 miliardi di dollari.

Chesky ha dichiarato durante un intervista: “A volte ci vuole un nuovo paio di occhi per guardare un problema e per vederlo come un’opportunità. È in questo modo di possono vedere le cose non come sono, ma come dovrebbero essere“.

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